Barbara Annunziata è un architetto che gestisce contemporaneamente due sartorie sociali: Roots a Castel Volturno e Midè a Roma nel quartiere Esquilino. E non solo: è anche la creatrice di B8-LAB, una linea di abbigliamento sensibile all’ambiente.

Intervenuta a Un Giorno Da Ascoltare, l’architetto ha raccontato queste due realtà di sartoria sociale ed ha spiegato in cosa consiste e da dove nasce l’esigenza di creare una linea di abbigliamento di questo tipo.

Le sartorie sociali

“E’ un cerchio che si chiude perché io nasco come architetto e poi sono passata nel firmare una collezione di abiti molto importante di una mia collega che ha creato una serie di abiti realizzati secondo il linguaggio architettonico, molto minimale, classico e aperto all’interpretazione di chi lo indossa. Sono progetti da indossare. Però mi sentivo un po’ incompleta e quindi ho deciso di avvicinarmi a realtà virtuose ma che comunque partono dal basso: dentro di me c’era questo desiderio e alla fine sono venuti a cercarmi per creare delle sartorie sociali. Cosa sono? Nascono dal basso ma soprattutto cercano di dare lavoro a soggetti svantaggiati. Roots a Castel Volturno è nata dalla volontà di ragazze nigeriane appassionate di sartoria e insieme a Paola Russo abbiamo creato questa realtà. A Roma, nel quartiere Esquilino invece è nata all’interno di una scuola, la Di Donato, attraverso un’associazione creata dai genitori che propongono vari progetti tra cui la sartoria, nata grazie a una donna nigeriana che ha attitudine a questo lavoro e che poi ha trovato sostegno delle altre donne dell’associazione della scuola. A Roma è diverso perché abbiamo creato un gruppo misto, finalizzato a creare anche integrazione.

B8-LAB

“Oggi più che mai c’è bisogno di sensibilizzare le persone alle tematiche ambientali, anche attraverso i vestiti. I nostri capi sono originali, nati per essere unici sotto ogni aspetto ma anche versatili: un capo può essere utilizzato in vari modi non solo come una cosa specifica; C’è un’evoluzione del concetto e vorrei iniziare ad inserire anche dei messaggi sopra gli abiti perché in questo periodo storico ne abbiamo molto bisogno. Le nostre creazioni si possono trovare facilmente nella nostra pagina Facebook!”