Nato trequartista, Gaetano D’Agostino nel corso della sua carriera è stato capace di reinventarsi più volte, occupando un pò tutte le posizioni del centrocampo. Si affaccia nel calcio professionistico grazie alla Roma, ma è con le maglie di Bari prima, Messina e Udinese poi che si fa apprezzare di più. Poi la chiamata della viola, con cui vive una solo stagione fatta di importanti soddisfazioni, ma anche qualche infortunio di troppo. Per commentare il passaggio di Belotti dalla Roma alla Fiorentina, D’Agostino, che conosce bene entrambe le piazze, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Belotti, D’Agostino a Tag24

Il calciomercato sta per chiudersi, ma c’è ancora tempo per qualche colpo interessante. Tra chi deve rinforzarsi e chi deve liberarsi di contratti pesanti a bilancio, si trovano spesso strade ben battute su cui procedere per fare affari, ed è un pò quello che è successo in questi giorni con il passaggio di Belotti dalla Roma alla Fiorentina, e il conseguente acquisto di Baldanzi da parte dei giallorossi. Un puzzle vero e proprio, per cercare di chiudere il colpo migliore e rinforzare la rosa per poter essere competitivi fino alla fine per la corsa Champions. Per il quarto posto è bagarre, con tante squadre in pochi punti, tutte accomunate dallo stesso obiettivo. Per commentare gli ultimi colpi di calciomercato e il passaggio di Belotti dalla Roma alla Fiorentina, D’Agostino, che nella sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Conosci bene entrambi gli ambienti, avendo giocato sia con la maglia della Roma che con quella della Fiorentina. Cosa ne pensi del passaggio di Belotti dai giallorossi alla viola, è l’ambiente giusto per lui?

“La Fiorentina stava cercando un attaccante, visto anche il rendimento dei due centravanti di Italiano in questa stagione e credo che Belotti sia una buona soluzione, anche se non ne sono entusiasta. Nell’ultimo anno e mezzo non ha giocato molto e ovviamente ha realizzato poco, ma è un calciatore che per caratteristiche fisiche deve avere continuità, altrimenti non riesce ad arrivare al massimo della forma, anche mentale. Sia la viola che l’attaccante adesso hanno degli obiettivi importanti e se dovesse cominciare a fare bene è chiaro che la Fiorentina potrebbe continuare a sognare e sperare di arrivare al quarto posto, ottenendo la Champions. Belotti nel frattempo potrebbe rilanciarsi, giocandosi anche qualche buona possibilità per l’europeo”.

Fiorentina e Roma però lotteranno fino alla fine per lo stesso obiettivo, ovvero un posto in Champions. È una scelta che non avresti fatto al posto dei giallorossi, essendo antagoniste?

“Nel calcio moderno ormai a questo non guarda più nessuno. Il calciomercato è fatto di continui scambi, tra ogni club, senza nessun tipo di calcolo o considerazione simile. Una volta era diverso e c’erano società che preferivano tenere in rosa calciatori senza farli giocare, piuttosto che andare a rinforzare le dirette concorrenti. Adesso come adesso invece si guarda più al bilancio e quando c’è un giocatore che trova poco spazio, ma ha un costo elevato, l’ultimo pensiero è quello che si fa alla classifica. Fosse per me non avrei concluso un’operazione del genere, ma se guardiamo alla Roma si tratta di un calciatore che gioca poco e costa molto, di cui liberarsi”.

Anche perché dal punto di vista economico la cessione di Belotti consente alla Roma di acquistare Baldanzi. Ci guadagna secondo te?

“Se ci guadagna non lo so, perché sono due calciatori totalmente diversi, ma Baldanzi è di sicuro un buon prospetto. Bisognerà capire che tipo di gioco vorrà portare avanti De Rossi, anche perché il centrocampista dell’Empoli è stato direttamente acquistato, non è in prestito. La spesa è di oltre 10 milioni più bonus, insomma un investimento importante. Va anche detto però che i giallorossi in questo modo patrimonializzano un calciatore giovane e di prospettiva. Può diventare un giocatore importante, ma restano da capire gli obiettivi della società. Nei prossimi due anni si potrebbe creare una buona plusvalenza, ma quando è così serve sempre molta pazienza. Fiorentina e Roma sono due squadre e due piazze molto esigenti, che difficilmente ti aspettano e la programmazione ne deve tenere conto. Evidentemente è giovane, piaceva a De Rossi e la speranza è quella che possa esplodere definitivamente da un momento all’altro”.

La corsa Champions resta serrata, con tante squadre in pochi punti. Cosa ti aspetti da entrambi i club?

“La Fiorentina sta bene, è una squadra integra ed è sempre difficile affrontarla per chiunque. Ha trovato la giusta maturità e, prima della sconfitta con l’Inter era reduce in campionato da ottime prestazioni. È cresciuto anche Italiano, e adesso questa squadra sa trovare il risultato anche nei momenti in cui non gioca benissimo. L’importante è riuscire a concretizzare al massimo la mole di gioco creata e spesso anche l’1 a 0 va difeso. A mio avviso la viola, insieme all’atalanta, daranno filo da torcere fino alla fine a tutti”.

Per De Rossi invece il quarto posto è l’unico traguardo possibile per ottenere la conferma alla Roma?

“Secondo me per Daniele raggiungere il quarto posto è davvero difficile. A differenza della Fiorentina, la Roma non ha dimostrato di essere una squadra integra e dall’inizio dell’anno ha dovuto far fronte a tantissime assenze. Per l’allenatore non è facile organizzare la settimana al meglio, e bisognerà capire anche qual è l’obiettivo in Europa League. Ho però la sensazione che anche se non dovesse centrare il quarto posto, ma arrivare quinto o sesto, De Rossi potrebbe comunque essere riconfermato per il futuro”.