Aiuti di Stato non registrati in RNA, SIAN e SIPA: con la pubblicazione del provvedimento n. 221010 del 7 maggio 2024 da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria stessa ha comunicato quali sono le modalità per quanto riguarda la promozione dell’adempimento spontaneo da parte dei soggetti che sono beneficiari degli Aiuti di Stato e degli Aiuti in regime “de minimis” per i quali è stata rifiutata l’iscrizione nei registri RINA, SIAN e SIPA in seguito all’indicazione di informazioni non coerenti all’interno dei modelli Redditi, IRAP e 770 relativi al periodo d’imposta 2020.
Il suddetto provvedimento dell’AdE, in particolare, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:
- il decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29 settembre 1973, recante “Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”;
- l’art. 15 della legge n. 194 del 4 giugno 1984, recante “Interventi a sostegno dell’agricoltura“
- ;il decreto legislativo n. 446 del 15 dicembre 1997, e successive modificazioni, recante “Istituzione dell’imposta regionale sulle attività produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell’IRPEF e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta nonché riordino della disciplina dei tributi locali”;
- il decreto legislativo n. 471 del 18 dicembre 1997, e successive modificazioni, recante “Riforma delle sanzioni tributarie non penali in materia di imposte dirette, di imposta sul valore aggiunto e di riscossione dei tributi, a norma dell’articolo 3, comma 133, lettera q), della legge 23 dicembre 1996, n. 662”;
- il decreto legislativo n. 472 del 18 dicembre 1997, e successive modificazioni, recante “Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie, a norma dell’articolo 3, comma 133, della legge 23 dicembre 1996, n. 662”;
- il decreto del Presidente della Repubblica n. 322 del 22 luglio 1998, e successive modificazioni, recante “Modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all’imposta regionale sulle attività produttive e all’imposta sul valore aggiunto”;
- il decreto dirigenziale del 31 luglio 1998 e successive modificazioni, recante “Modalità tecniche di trasmissione telematica delle dichiarazioni e dei contratti di locazione e di affitto da sottoporre a registrazione, nonché di esecuzione telematica dei pagamenti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 12 agosto 1998, n. 187”;
- la legge n. 212 del 27 luglio 2000, e successive modificazioni, recante “Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente”;
- il decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE”;
- il decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, e successive modificazioni, recante “Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”
- il decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012, e successive modificazioni, recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”;
- l’art. 52 della legge n. 234 del 24 dicembre 2012, e successive integrazioni e modificazioni, recante “Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”;
- l’art. 1, commi da 634 a 636, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”;
- il regolamento UE n. 679 del 27 aprile 2016 (c.d. regolamento generale sulla protezione dei dati);
- il decreto interministeriale n. 115 del 31 maggio 2017 relativo al “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni”;
- il decreto direttoriale della Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) del 28 luglio 2017;
- la legge n. 197 del 29 dicembre 2022, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”;
- il decreto legge n. 34 del 30 marzo 2023, recante “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”;
- il decreto legge n. 39 del 29 marzo 2024, recante “Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria”.
L’atto in oggetto, inoltre, si riferisce anche a quanto è stato disposto dal precedente provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 79952 del 10 giugno 2009, recante “Adeguamento dei servizi telematici dell’Agenzia delle entrate alle prescrizioni del Garante per la protezione dei dati personali di cui al provvedimento 18 settembre 2008”.
Aiuti di Stato non registrati in RNA, SIAN e SIPA: ecco come regolarizzare le informazioni non coerenti inserite nelle dichiarazioni Redditi, IRAP e 770
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato ai contribuenti le istruzioni per quanto riguarda la mancata registrazione degli Aiuti di Stato e degli Aiuti in regime “de minimis” nei registri RNA (Registro Nazionale degli aiuti di Stato), SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale), SIPA (Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura).
Nello specifico, l’amministrazione finanziaria mette a disposizione le informazioni in merito alla regolarizzazione delle anomalie indicate all’interno delle dichiarazioni Redditi, IRAP e 770 relative al periodo d’imposta 2020 per ciò che concerne:
- il codice fiscale;
- la denominazione/cognome e nome;
- il numero identificativo, la data, il codice atto e l’anno d’imposta della comunicazione;
- la data e il protocollo dei modelli Redditi, IRAP e 770;
- i dati degli Aiuti di Stato e degli Aiuti in regime “de minimis” indicati nelle dichiarazioni.