L'Unione Europea ha deciso di congelare a tempo indeterminato i beni sovrani russi, in una mossa volta a sostenere l'Ucraina e a prevenire ripercussioni economiche sul blocco europeo. Il piano, che entrerà in vigore il 12 dicembre 2025, prevede l’immobilizzazione di 210 miliardi di euro, di cui 185 miliardi custoditi nell’istituto belga Euroclear. La misura, approvata tramite maggioranza qualificata, sostituirà il sistema attuale di rinnovo semestrale all’unanimità, riducendo il rischio che singoli Paesi si oppongano al prolungamento del congelamento. La decisione ha già suscitato le reazioni della Russia, con la Banca Centrale che annuncia una causa contro Euroclear per danni derivanti dal blocco degli asset.
La maggioranza degli ambasciatori degli stati membri dell'Unione europea ha concordato, l'11 dicembre 2025, di congelare i beni russi a tempo indeterminato. La decisione entrerà in vigore il 12 dicembre.
L'accordo rappresenta un passo importante per mantenere l'impegno a fornire il finanziamento necessario per l'Ucraina. Sebbene non sia stato ancora trovato un accordo definitivo, i pmembri discutono da settimane di un "prestito di riparazione" utilizzando i beni russi congelati. La maggior parte di questi asset, ovvero 185 miliardi di euro su un totale di 210 miliardi, si trova nell'istituto belga Euroclear.
Mentre si avvicina l'incontro dei capi di stato dell'UE, previsto per il 18 dicembre, un'intesa sul "prestito di riparazione" sembra ancora lontana. Il governo belga ha respinto il piano citando timori su eventuali conseguenze finanziarie e legali da parte di Mosca.
I beni sovrani russi sono stati immobilizzati nei primi giorni dopo l'inizio della guerra in Ucraina come parte delle sanzioni. L'uso di questi asset è l'opzione preferita della Commissione europea.
Secondo il piano di Bruxelles, i beni immobilizzati verrebbero utilizzati per fornire all'Ucraina un prestito iniziale di 90 miliardi di euro, per garantire a Kiev il finanziamento necessario per il biennio 2026-2027. Ciò aiuterebbe sia a livello economico sia per il pagamento delle attrezzature militari.
Bruxelles sostiene che il piano non equivale a una confisca dei beni.
Gli stati membri intendono approvare entro le 17 il piano per congelare gli asset russi per tutto il tempo necessario a prevenire ripercussioni economiche sull’economia dell’UE.
Per ottenere la maggioranza qualificata necessaria, è richiesto il sostegno di almeno 15 dei 27 Stati membri, che rappresentano il 65 per cento della popolazione complessiva dell’Unione.
Il nuovo congelamento resterà in vigore "finché non ci sarà più una minaccia immediata per gli interessi economici dell’UE" e sostituirà il sistema attuale, che richiede il rinnovo ogni sei mesi all’unanimità. Questa modifica elimina il rischio che alcuni paesi possano rifiutarsi di estendere il congelamento in futuro, costringendo così il blocco a restituire i fondi alla Russia.
L'agenzia russa TASS ha riportato che la Banca Centrale Russa intende intentare una causa contro Euroclear presso la Corte Arbitrale di Mosca il 12 dicembre. La causa riguarderebbe i danni causati alla Banca Centrale dalle azioni ritenute illegali dell'istituto.
La Banca centrale russa ha dichiarato a TASS che il danno subito consiste nei fondi bloccati dall’ente regolatore, nel valore dei titoli bloccati e nei profitti persi. La misura verrà adottata anche in risposta ai piani annunciati dalla Commissione europea di congelare definitivamente i fondi della Bancae di utilizzare i suoi beni per trasferirli a terzi. L’istituto intende contestare qualsiasi utilizzo non autorizzato dei propri asset.
"I meccanismi per l'uso diretto o indiretto dei beni della Banca di Russia, così come qualsiasi altra forma di uso non autorizzato dei beni della Banca di Russia, sono illegali e contrari al diritto internazionale, violando in particolare i principi di immunità sovrana dei beni", ha affermato la Banca centrale russa in una nota.
Ulteriori dettagli, come l’importo esatto dei crediti o dei fondi coinvolti, non sono stati specificati.