12 Dec, 2025 - 13:18

Il nodo Donbass, posizioni inconciliabili tra Russia e Ucraina: Mosca vuole il controllo totale e Kiev chiede un referendum

Il nodo Donbass, posizioni inconciliabili tra Russia e Ucraina: Mosca vuole il controllo totale e Kiev chiede un referendum

Mentre continuano i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, le concessioni territoriali restano uno dei nodi più delicati. La Russia rivendica il pieno controllo del Donbass, mentre l’Ucraina insiste che qualsiasi decisione sulle sue regioni spetti solo al popolo ucraino. Gli Stati Uniti hanno proposto un piano che prevede la creazione di una "zona economica libera", ma Zelensky sottolinea che il piano non garantisce ancora sicurezza né equità. La questione resta aperta e le posizioni di Mosca e Kiev appaiono ancora distanti.

Pace in Ucraina, sforzi diplomatici e concessioni territoriali

Mentre proseguono gli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina, la questione delle concessioni territoriali da parte di Kiev continua ad essere uno dei temi più spinosi.

I colloqui per porre fine alla guerra sono stati intensificati, infatti, dopo la rivelazione del piano americano composto da 28 punti nel mese di novembre. La diplomazia americana ha messo nero su bianco che le divergenze tra le parti su questa questione restano profonde.

La Russia considera le regioni del Donbass, ovvero Donetsk e Luhansk, essenziali per i suoi obiettivi strategici in Ucraina e punta al pieno controllo militare e al riconoscimento legale di queste zone come territorio russo, comprese le aree attualmente non sotto il controllo di Mosca.

Mentre si discute il piano degli Stati Uniti per la pace in Ucraina, Mosca rifiuta compromessi sul Donbass. Gli alleati europei di Kiev, invece, respingono il riconoscimento russo del Donbass, sottolineando il pieno rispetto dell’integrità territoriale ucraina nei negoziati di pace e che solo l’Ucraina può decidere sulle questioni territoriali.

La posizione di Zelensky sul piano di pace

In precedenza, era stato suggerito che Kiev avrebbe dovuto cedere alla Russia le parti del Donbass non ancora sotto il suo controllo. L’11 dicembre, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che gli Stati Uniti vogliono che le forze ucraine si ritirino dal Donbass. Secondo questa proposta, però, le truppe russe non avanzerebbero ulteriormente nella regione. Washington creerebbe invece una "zona economica libera" nelle aree attualmente sotto il controllo ucraino.

Questa versione della proposta è stata descritta da alcuni analisti come una versione di compromesso. Tuttavia, Zelensky ha evidenziato che non sono ancora delineati tutti i dettagli:

virgolette
Chi governerà questo territorio, che chiamano zona economica libera o zona smilitarizzata?

Zelensky ha affermato che il piano, secondo lui, non è equo né garantisce la sicurezza del suo paese. Se l'Ucraina ritira le sue truppe da un’area, non c’è alcuna garanzia che la Russia non approfitti della situazione per occuparla immediatamente. Kiev accetterà quindi solo se si tratta di un compromesso realmente equo, e non di un accordo che metta l’Ucraina in una posizione di vulnerabilità.

Ha dichiarato che, qualora l’Ucraina dovesse approvare un simile piano, sarebbe indispensabile organizzare elezioni o un referendum per ratificarlo, sottolineando che solo il popolo ucraino ha il diritto di decidere sulle eventuali concessioni territoriali.

La posizione della Russia sul Donbass

L’intero Donbass "appartiene alla Russia, secondo la Costituzione". Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale Yuri Ushakov, replicando alla proposta di Zelensky di indire un referendum per decidere il futuro del territorio.

LEGGI ANCHE