Sono di estrema importanza le ultime notizie arrivate nell’ambito delle ricerche organizzate dalla polizia tedesca in Portogallo per fare luce sulla scomparsa di Maddie McCann. Stando a quanto riportato dal quotidiano britannico Mail On Sunday, una coppia inglese avrebbe affermato di aver trovato un santuario dedicato alla bambina sette mesi dopo la sua sparizione in Algarve, nel 2007, proprio nei pressi della diga ispezionata negli scorsi giorni. La stessa che, negli anni della scomparsa della treenne, sarebbe stata frequentata dal principale indiziato del caso, il tedesco Christian Brückner.

Maddie McCann, le ultime notizie sulle ricerche in Portogallo: spunta un santuario dedicato alla bambina

Pietre disposte in fila sul terreno, un mazzo di gigli bianchi e una fotografia di Maddie McCann: è quello che una coppia di coniugi britannici si sarebbe trovata davanti pochi mesi dopo la scomparsa della bambina nei pressi di un bacino idrico dell’Agarve, in Portogallo. Una sorta di santuario improvvisato, nell’area che gli inquirenti hanno ispezionato la scorsa settimana alla ricerca di indizi che potessero portarli alla bambina, sparita nel nulla dal maggio del 2007. La coppia ha fatto sapere ai media inglesi di aver denunciato la scoperta alla polizia portoghese immediatamente dopo i fatti, senza che nessuno facesse nulla.

Pensandoci ora mi fa venire la pelle d’oca, perché quando abbiamo visto dove la polizia stava cercando negli ultimi giorni si poteva vedere che era lì che puntava la fila di pietre,

ha dichiarato la donna, Ann, di 67 anni. Secondo lei e suo marito, il fatto che la polizia tedesca abbia deciso di scavare nella stessa area è tutt’altro che una coincidenza. La coppia aveva lanciato un nuovo appello dopo che, nel 2020, dalla Germania avevano indicato il possibile coinvolgimento di un cittadino tedesco nella sparizione della bambina, chiedendo a tutti coloro che si trovavano in vacanza ai tempi di dare un contributo. Potrebbe essere stata la loro segnalazione a condurre gli investigatori lì? Forse. O forse è un’ulteriore riprova del fatto che si sia cercato nel posto giusto.

I risultati dell’ispezione

Per ora sulla vicenda gli inquirenti tedeschi mantengono il massimo riserbo. Per tre giorni, la scorsa settimana, hanno ispezionato attentamente le acque del bacino e l’area boschiva che lo circonda. Qui avrebbero scavato buche profonde e avrebbero raccolto dei campioni – forse anche di Dna -, poi inviati in Germania per tutte le analisi del caso, insieme ad alcuni capi di abbigliamento e altri oggetti rinvenuti nell’area. Il procuratore tedesco Christian Wolters aveva fatto sapere, nel corso di un’intervista televisiva, che l’operazione era frutto di alcune segnalazioni ricevute da persone informate.

Abbiamo indicazioni che potremmo trovare prove lì,

aveva detto. Le segnalazioni potrebbero riguardare, in particolare, le attività di Christian Brückner, il 44enne che, secondo le autorità tedesche, avrebbe prima sequestrato e poi ucciso Maddie McCann in seguito a una tentata rapina nel resort di cui lei era ospite insieme ai genitori. L’uomo, attualmente detenuto per lo strupro di una turista di 72 anni nella stessa regione da cui, nel 2007, sparì la bambina, non ha mai confessato: eppure, negli anni e nel luogo della scomparsa della treenne, si sarebbe macchiato di diversi reati contro minori.

Più di qualcuno ha parlato di “una prova rilevante” acquisita nel corso delle ricerche nei pressi della diga. Non si sa, al momento, di cosa possa trattarsi. Entro una settimana, però, dovrebbero arrivare gli esiti delle analisi effettuate sulle tracce rinvenute nell’area. Tracce che potrebbero anche portare alla risoluzione del caso. Il dettaglio del santuario trovato pochi mesi dopo la sparizione nello stesso luogo in cui, dopo anni, si è tornati a cercare qualcosa, fa pensare che la fine possa davvero essere vicina.