Incidente Terranuova Bracciolini in Valdarno questa sera di giovedì 2 marzo 2023. Il tragico sinistro si è verificato sulla circonvallazione di Terranuova, all’altezza del bivio per Poggio Orlandi.

Un’Audi A6 bianca su cui un ragazzo di 33 anni era a bordo è uscita fuori strada e lui è morto. La sua macchina ha urtato il guardrail e un muretto adiacente al percorso.

Incidente Terranuova Bracciolini, si schianta contro il guardrail

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con due mezzi e cinque uomini, i sanitari del 118 con la Misericordia di San Giovanni, i Carabinieri di Loro Ciuffenna e il Nucleo Radiomobile della compagnia di San Giovanni.

La vittima era di Loro, ed è stata estratta dalle lamiere dell’abitacolo dai pompieri. Le sue condizioni sono apparse molto gravi fin da subito. I tentativi di rianimarlo sono serviti ben a poco, perché il ragazzo è deceduto poco dopo per le gravissime ferite riportate.

Si è trattato di un incidente autonomo, infatti non sono state coinvolte altre persone.

A Rescaldina l’ultimo saluto a Claudia Turconi

Parenti, amici e colleghi si sono presentati oggi giovedì 2 marzo 2023 al funerale di Claudia Turconi, la 60enne travolta insieme all’amica Laura Amato da un’auto che in tutta velocità le ha colpite al casello di Milano Ghisolfa, sull’Autostrada A4. L’incidente è avvenuto nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 febbraio 2023.

Chiesa gremita dalle ore 14.30 per l’ultimo saluto a Claudia Turconi nella chiesa parrocchiale dei Santi Bernardo e Giuseppe di Rescaldina, dove la donna abitava.

Claudia ha lasciato quattro figli, attorno ai quali si è stretta tutta la comunità rescaldinese. Tra i presenti, anche i colleghi del centro diurno della Fondazione Colleoni di Castano Primo.

Durante l’omelia, il coadiutore di Rescaldina Don Giovanni Sala ha ricordato lo spirito altruista e la creatività di Claudia: “Tu hai scommesso tanto sulla dedizione e la cura degli altri, lo stesso facevi nel tuo lavoro. Tutto questo non andrà perso: lo ritroverai. Nemmeno un grammo di ciò che hai donato sarà sprecato. Hai creduto anche nel valore dell’amicizia: il nostro legame con te continuerà nello spirito, non si è spento. Aiutaci ad affrontare il male con l’amore“.

Il funerale è stato concelebrato con il parroco Don Enrico Vertemati.

A ricordare Claudia Turconi, anche le persone che lavoravano con lei: “Il tuo impegno al Centro Diurno è sempre stato grande: ti dedicavi con passione anche alle attività artistiche, eri bravissima. Tutto parla di te, con il lavoro delle tue mani creavi bellezza. Sempre generosa, ti eri fatta portavoce come rappresentante sindacale. Eri schietta, curiosa, desiderosa di apprendere. Amavi i tuoi figli e amavi la vita. Facevi ancora progetti e la tua morte appare come una beffa perché l’assurdo resta senza risposta. Abbracciamo uno a uno i tuoi figli che continueranno a diffondere nella vita quella passione e quel desiderio di bellezza che sapevi esprimere“.

Un’altra delle persone che ha ringraziato il lavoro svolto da Claudia, è stato il Presidente della Fondazione Colleoni, insieme a tuto il Consiglio di Amministrazione.

Csa è successo al casello di milano Ghisolfa sull’Autostrada A4

Le due donne, Claudia e Laura, avevano perso la vita sul colpo. I soccorsi immediati non sono riusciti a fare niente per loro.

L’uomo che le ha travolte al volante dell’auto, è ora indagato per omicidio colposo plurimo: dagli esami era risultato positivo alla cannabis e alle benzodiazepine.

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Paolo Filippini della Procura della Repubblica di Milano, il 39enne, un italo marocchino residente nel Piacentino, avrebbe passato molti anni in cura per problemi di natura psichiatrica. Nei giorni che hanno preceduto il sinistro mortale, avrebbe avuto una ricaduta, girando in due diversi ospedali, prima a Piacenza, poi a Gallarate, proveniente da Malpensa, dove si sarebbe recato per tentare di decollare alla volta del Paese natale, il Marocco.

In nessuno degli ospedali però, avrebbe atteso di essere visitato e sarebbe andato via senza che il personale medico valutasse le sue condizioni.

La sua Lancia Musa è stata ripresa dalle telecamere mentre zigzagava nei due chilometri precedenti al casello, prima dunque dell’impatto a una velocità di circa 150 chilometri orari, contro la Lancia Y su cui viaggiavano le due donne, rispettivamente di 54 e 59 anni. Dopo aver ottenuto tutta la documentazione medica, come riportato da ANSA, la Procura di Milano chiederà di effettuare una perizia psichiatrica.