Prove Invalsi 2023: quando si svolgono, chi deve farle e cosa studiare per i test: novità maturità scuole superiori e licenzia media. Si svolgeranno a partire dal 1° marzo prossimo le prove Invalsi per gli studenti delle quinte superiori: per la prima volta da quando sono state introdotte, le prove costituiranno requisito di ammissione alla maturità 2023. Lo stesso requisito è richiesto per la licenza media. I test, in tutto, dovranno essere sostenuti da oltre un milione di studenti, suddiviso tra 515.000 maturandi agli esami di Stato e 575.000 per l’ammissione agli esami di terza media. Le prove Invalsi servono per avere una misura relativa all’apprendimento scolastico dei candidati, rappresentando un requisito indispensabile per sostenere gli esami a scuola. Tuttavia, le prove servono anche in un’ottica di funzionamento della scuola nel suo complesso, soprattutto per quanto concerne il punto della situazione sulla dispersione scolastica. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha espresso in passato la volontà di istituire un percorso specifico di supporto a favore degli studenti.

Prove Invalsi 2023, quando si svolgono e chi deve farle: tutte le date

Le prove Invalsi per gli studenti che a giugno sosterranno gli esami di maturità sono state predisposte, per l’anno scolastico 2022-2023, prevedendo test in Italiano, Matematica e Inglese. Si inizierà mercoledì 1° marzo e dovranno terminare entro il 31 marzo prossimo. Il calendario dello svolgimento delle prove è deciso da ciascuna scuola nell’ottica di autonomia concessa.

Le prove Invalsi sono obbligatore per gli studenti che quest’anno stanno frequentando l’ultimo anno delle scuole superiori ai fini dell’ammissione della maturità 2023. Tuttavia – nonostante costituiscano requisito per sostenere gli esami di Stato – il risultato dei vari test non incide sul voto che si otterrà alla maturità. Per gli studenti di terza media, le prove Invalsi si terranno tra il 3 e il 28 aprile prossimi: anche in questo caso, sostenere i test consentirà agli studenti di poter accedere agli esami di licenza media. Da calendario, gli alunni di seconda e quinta delle scuole primarie sosterranno le prove Invalsi a maggio, come gli studenti di seconda superiore. Ecco come si svolgeranno le prove Invalsi del 2024.

Test Invalsi, cosa studiare e come prepararsi: cosa succede se non si fanno e che valore hanno

Anche per l’anno scolastico 2022-2023, le prove Invalsi sono predisposte per testare l’apprendimento negli istituti da parte degli studenti. I test di Italiano sono concepiti per valutare la capacità di comprendere i testi e la preparazione sulla grammatica, partendo da un testo scritto. I test di Matematica, invece, consentono di testare la preparazione degli studenti nei 4 ambiti della materia, ovvero i numeri e l’aritmetica, la geometria, l’algebra e la statistica. I testi di Inglese, invece, si svolgono solo per le classi quinta primaria (livello da raggiungere A1), terza media (livello da ottenere A2) e quinta superiore (livello B2, o prove bilivello con risultato certificato almeno del B1). Le prove in questa disciplina sono concepite per valutare la capacità di ascoltare e di leggere in lingua. Cambiano anche i minuti a disposizione degli studenti a seconda della classe frequentata. Per le prove di Italiano e Matematica della seconda elementare si avranno a disposizione 45 minuti, mentre gli alunni di quinta elementare dovranno terminare i test in 75 minuti. Per la lingua inglese, i tempi a disposizione sono di mezz’ora di lettura e mezz’ora di ascolto. I test di terza media dureranno tutte un’ora e mezza, come per i test di Italiano e Matematica degli studenti di seconda superiore. I maturandi, invece, avranno due ore a disposizione. In particolare, la prova Invalsi di Italiano si articola nella comprensione di un testo e in riflessioni sulla lingua. La prova di Matematica mirerà, invece, a una valutazione delle acquisizioni tecniche e scientifiche. Novanta minuti invece saranno a disposizione per il “reading” in Inglese e un’ora per l’ascolto.