Bonaccini su Giorgia Meloni, il candidato alla segreteria del PD parla a proposito della premier all’indomani dalla schiacciante vittoria del centro destra nelle cruciali elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia. Il Governatore della Regione Emilia Romagna si è soffermato in particolare sull’ideologia della leader di Fratelli D’Italia, sovvertendo la narrazione classica della sinistra che tende ad accusare il partito avversario di cavalcare i valori del fascismo nella sua propaganda e nelle azioni del governo.

Bonaccini su Giorgia Meloni, il candidato segretario ne loda le capacità politiche pur nelle differenze

Giorgia Meloni non è una fascista“, ha dichiarato sorprendendo gli spettatori Stefano Bonaccini durante la sua intervista a Coffee Break su La7 “è una persona molto capace ha idee molto diverse dalle mie, dovrà dimostrare di essere all’altezza di guidare il governo italiano. Usiamo misura nelle critiche perchè sono appena arrivati. Noi ci siamo stati quasi ininterrottamente per undici anni”. Un altro tema di discussione nel corso della trasmissione è stato quello delle concessioni molto caro all’Emilia Romagna “Di critiche a Giorgia Meloni se ne possono fare, per esempio sui balneari, con cui siamo sempre andati d’accordo nella mia regione. Le gare vanno fatte”, ma il governatore ha tenuto a ribadire come la premier sia una politica capace e meriti di poter lavorare venendo giudicata sui fatti.

Letta al New York Times: “Stupito positivamente da Meloni”

Prima di Bonaccini a parlare era stato Enrico Letta, che in un’intervista al New York Times si era detto sorpreso da Giorgia Meloni: “Un premier migliore di quanto ci aspettassimo sulle questioni economiche e finanziarie. La Meloni ha abbandonato l’aggressività chiaramente dichiarata nei confronti dell’Unione Europea, decidendo di “seguire le regole” ed evitando di “commettere errori”, continua poi il segretario dimissionario del PD, “la realtà è che lei è forte. È in piena luna di miele, senza un’alternativa all’interno della maggioranza e con l’opposizione divisa.  Ci sono comunque situazioni di cui preoccuparsi come l’immigrazione, la giustizia e i diritti degli omosessuali e dell’aborto, anche se ha riconosciuto che in questi settori “finora non è stato fatto nulla di spettacolare, nulla di drammatico”

Schlein si dissocia: “Non sono d’accordo con Bonaccini”

Io credo che Giorgia Meloni non abbia ancora trovato la postura nel nuovo ruolo. Lo penso dal primo discorso che ha tenuto alla Camera e sulla vicenda Delmastro e Donzelli”, sono le parole della candidata alla segreteria Pd Elly Schlein alla Sala della Stampa Estera rispondendo a chi le chiede delle parole di Letta è Bonaccini che hanno affermato che “Meloni non è fascista, è certamente capace”: “Non sono d’accordo con le parole di Bonaccini. Credo che la destra non abbia aumentato la portata del Proprio consenso, ma ha saputo mantenerlo. Alle ultime politiche hanno preso gli stessi voti del 2018. Credo che non passerà molto tempo per la prossima delusione. Hanno fatto una manovra che colpisce i poveri, colpito le pensioni del ceto medio e delle donne, non hanno messo un euro agli enti locali, non un euro al trasporto pubblico e al Sud. Meloni ha scavalcato con il ddl Autonomia regioni e parlamento per fare un favore alla Lega”.

Anche Orlando attacca il candidato segretario

Parole quelle di Stefano Bonaccini destinate a far discutere soprattutto nella corrente più dura del PD che fa capo all’altra candidata alla segreteria Schlein, che mirano ad ottenere le simpatie della parte più moderata e magari centrista per ricostruire la base di elettorato e soprattutto far risalire il drammatico dato dell’affluenza di queste ultime consultazioni. Intanto Orlando attacca: “C’è qualcosa che non va. Mettiamoci d’accordo compagni e amici. Se sosteniamo, io credo in modo sacrosanto, che la manovra di bilancio incentiva l’evasione, non aiuta l’economia reale e premia le rendite, colpisce i poveri e non affronta la crisi salariale. Se diciamo che il decreto ONG è contro la Costituzione, i trattati internazionali e il senso stesso di umanità. Se diciamo che esponenti del Governo, coperti dalla premier, si sono resi responsabili di comportamenti gravi e di un utilizzo inaccettabile delle istituzioni contro l’opposizione. Come si fa a dire contemporaneamente che sono capaci (di cosa?) o che sono meglio di quanto ci aspettassimo? Davvero, mettiamoci d’accordo compagni e amici”.