La Fine del Mondo Non è vero che mi manca e una bella storia alle spalle: questo è il pacchetto che propone il giovane artista romano che pubblica un singolo dal sapore “rinogaetanesco” nel testo ma internazionale nel sound. Merito o colpa di un background musicale che strizza l’occhio oltre la Manica ma che riconosce i meriti artistici del nostro paese. Come sia stato scrivere questa canzone, perché ci sia un maialino nel video e come stia vivendo in questi anni, il cantante lo ha raccontato in diretta nella giungla di Radio Cusano Campus, “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.

La Fine del Mondo, la scelta del nome

“Potrei dirvi tante cose fighe sulla scelta del nome ma la verità è più semplice. Se digiti sul web Francesco Lombardi, viene fuori il mondo. E’ ovvio che non fosse ideale per cercare di distinguersi dalla massa. Questa combo, invece, mi piace e mi rappresenta perché ha in sé una doppia lettura. Da una parte si può vedere in modo catastrofico ma, dall’altra, è leggibile anche come un complimento. Sono un po’ le mie due anime.”

Sulla formazione musicale

“Io adoravo gli Oasis. Sono cresciuto con le risse dei fratelli Gallagher e non ho fatto diversamente con mio fratello che, anche se è più piccolo, mi sovrasta. La litigata più brutta? Una volta mi ha mandato all’ospedale per un dito rotto e ci sono pure dovuto andare da solo perché non mi ha voluto accompagnare. Quando sono tornato, ciliegina sulla torta, i miei mi hanno anche rimproverato perché avevo iniziato io la discussione. Tutto questo è il suono di quella band e un po’ anche il mio.”

La Fine del Mondo, sul protagonista del video

“Nel video il protagonista è un maialini perché io li colleziono. Ora non dovete vedermi come una specie di Dhamer, non ho la casa piena. Ne ho presi diversi perché mi divertivano e questo in particolare mi sembrava perfetto per tentare di sublimare un calcio sui denti con la tecnica di un pre-liceale. Dopo un ascolto compulsivo di “Ahi Maria” di Rino Gaetano accompagnato da diverse birre, ho deciso di prendere con finto distacco l’abbandono.”

Sul vivere da solo

“Vivo da solo da un po’ di tempo ma solo solo non ci sto mai. A giro c’è sempre un amico che bivacca nel mio salotto ed io ne sono felice.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista de La Fine del Mondo:

https://www.radiocusanocampus.it/it/la-fine-del-mondo-non-e-vero-che-mi-manca

Ecco il video di “Non è vero che mi manca” de La Fine del Mondo: