Morte Rino Gaetano: sono passati quarantuno anni dalla maledetta notte del 2 giugno 1981. Si è detto tutto sul caso: secondo alcuni l’incidente è stato causato da un colpo di sonno, secondo altri aveva bevuto. Ciò che è certo è che Rino Gaetano è morto tre mesi prima del matrimonio: doveva convolare a giuste nozze con Amelia, la fidanzata di sempre.

Morte Rino Gaetano: rimane la genialità del fuoriclasse, figlio del proletariato

Morte Rino Gaetano: Crotone ha organizzato una due giorni dedicata a lui. Ragazzo serio e semplice, definito uomo lieve, non invadeva, non pressava, Rino Gaetano era sempre allegro, innamorato del suo lavoro, geloso delle sue cose. Era un ragazzo responsabile, genuino, pulito. Figlio di un uomo che soffriva di cuore e di madre portiera, viveva in via Nomentana 53 in un appartamento a piano terra. I genitori erano molto preoccupati della sopravvivenza del figlio, per questo gli trovarono un lavoro in banca che Rino rifiutò. A Roma gli incontri con Nicola Di Bari e col folk studio gli diedero una spinta importante verso il successo.

1979: l’apice del successo

Aida, A me piace il Sud, Gianna, Mio figlio è figlio unico, chissà quante canzoni ricorderete del cantautore calabrese. Rino Gaetano amava stupire, sapeva giocare con le parole, per questo alcuni testi pur essendo nonsense funzionavano più di altri. Continuamente in polemica con la parte istituzionale della società e dell’industria musicale. Non condivideva il fare di una società borghese lontana dal suo modo di essere e di vivere. Le ideologie, le classi sociali, il cantautorato è cambiato tutto e non è cambiato niente. A quarantuno anni dal trapasso dell’artista possiamo tranquillamente dire che il cielo è sempre più blu.