E’ stato varato a Cagliari il nuovo prototipo di Luna Rossa Prada, l’avveniristica imbarcazione con la quale il team tornerà in acqua in vista dell’America’s Cup in programma tra settembre e ottobre 2024 a Barcellona. La navigazione con questa barca sarà infatti fondamentale sia per la preparazione del team Luna Rossa, ancora una volta affidato allo skipper Max Sirena, ma anche per il programma di ricerca e sviluppo che porterà al disegno del nuovo AC75 che parteciperà all’America’s Cup.

La madrina del varo di Luna Rossa Prada non poteva essere altri che Miuccia Prada, che ha rotto la tradizionale bottiglia sulla prua dell’imbarcazione, battezzandola. Con lei Patrizio Bertelli (Presidente del team Luna Rossa Prada Pirelli), Marco Tronchetti Provera (Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli), Max Sirena (Team Director e Skipper) e Agostino Randazzo (Presidente del Circolo della Vela Sicilia).

Luna Rossa Prada nel segno della continuità

Luna Rossa Prada continua il suo cammino verso l’America’s Cup nel segno della continuità. Dopo la prova fornita contro New Zeland nel 2021, che l’ha vista perdere per 7-3 nella finale del 36° appuntamento della America’s Cup, il nuovo corso riparte ancora dallo skipper Max Sirena e dalla Sardegna. Dal 2019 infatti sta proprio qui il quartier generale del team, che ha continuato ad allenarsi nelle acque sarde e a lavorare nel capannone allestito al centro del Golfo degli Angeli.

Il prototipo “The Joker”

Il prototipo presentato oggi porta il nome di “The Joker”, ed è stato a lungo nascosto da un telone bianco che, una volta rimosso, ha rivelato la nuova imbarcazione: un progetto in scala della nuova Luna Rossa Prada Pirelli che non arriva a 40 piedi, con un albero da 16-17 metri e foil gialli e neri.

Si tratta di un progetto altamente innovativo e complesso dal punto di vista ingegneristico e tecnologico, che adotta soluzioni sperimentali e materiali di ultima generazione. Costruito in composito di carbonio, è stato realizzato in quasi 10 mesi e oltre 30.000 ore di lavoro da parte di più di 25 persone e 40 membri del team design. Per la costruzione dello scafo e dei componenti in composito sono stati impiegati 5.000 mq di fibra di carbonio applicati su differenti materiali che compongono l’anima strutturale. Monta un albero alare e le vele, simili a quelle utilizzate sull’AC75, adottano tecnologia North Sails. Il bompresso sarà di dimensioni ridotte e non sarà più utilizzato per il Code 0 (non più richiesto nella prossima edizione di Coppa), ma come supporto agli apparati tecnici di bordo.