Zlatan Ibrahimovic e un futuro ancora tutto da decidere. L’attaccante del Milan, 40 anni e il contratto in scadenza a giugno, ammette di essere sempre più vicino al ritiro e non nasconde tutte le sue paure legate al momento in cui deciderà di smettere. “Sono vicino alla linea di porta e sono un po’ impaurito: se mi dovessi fermare, cosa faccio? Quale sarebbe il prossimo capitolo? Io conosco le varie possibilità, potrei fare molte cose, ma l’adrenalina che ho ora sul campo non so se potrei trovarla altrove”, ha ammesso lo svedese in un’intervista rilasciata a Espn.

L’attaccante del Milan prosegue: “Sto provando a posporre la linea della porta, giocando e segnando gol. Ovviamente per continuare a giocare devo stare bene fisicamente, devo essere in grado di farlo, devo potermi divertire giocando. Non ha senso giocare se soffri troppo, è meglio essere realisti e dire a te stesso: ‘È abbastanza’. E cominci un nuovo capitolo”.

Milan, Ibrahimovic: “Se non posso giocare, aiuto la squadra in altro modo”

Ibrahimovic però in mente ha solo lo scudetto da conquistare con il Milan in queste ultime tre giornate (QUI il calendario scudetto): “Se pensassi al mio ritiro, non sarei capace di aiutare i miei compagni e me stesso in fare ciò che vorrei. La squadra sta lavorando duramente, stiamo facendo grandi sacrifici per arrivare ai nostri obiettivi. Siamo in vetta alla classifica, dobbiamo restare concentrati su quello che dobbiamo fare e fare del nostro meglio”.

Lo svedese spera di essere protagonista in queste ultime tre partite di campionato: “Ovviamente sono frustrato perché vorrei essere sul campo in ogni partita. Io amo giocare le partite, l’adrenalina che ho quando vado in campo è incredibile. Se non posso giocare, cerco di aiutare la squadra in un altro modo, dando supporto ai miei compagni. La cosa più importante è la squadra. Io soffro quando non sono in campo, vorrei fare sempre di più”, ha concluso Ibrahimovic.