Nemmeno il tempo di riprendersi dal sorpasso di Daniil Medvedev nel ranking ATP che Novak Djokovic ha subito dovuto fare i conti con un altro tema legato allo sponsor Peugeot.

Proprio nella giornata di oggi, la casa francese tramite le parole dell’ad Carlos Tavares ha rilasciato un annuncio che non lascia spazio a repliche: “Non continueremo con la sponsorizzazione di Djokovic”.

I motivi della separazione tra Peugeot e Djokovic sono naturalmente legati alla posizione del tennista serbo sul tema Covid. Non è un mistero, difatti, che Nole sia contrario ai vaccini o quanto meno a favore della libera scelta da parte del singolo individuo.

Secondo la casa francese tale posizione potrebbe minare all’awareness del brand ragion per cui si è preferito interrompere un rapporto che durava dal 2014. Solamente qualche settimana fa Novak Djokovic era ritornato finalmente in campo dopo le polemiche australiane ritrovando almeno l’abbraccio del pubblico all’ATP di Dubai.

Djokovic-Peugeot: la perdita dello sponsor pesa sulle tasche del campione serbo

Al di là del tema legato all’emergenza sanitario, la perdita di uno sponsor come Peugeot per Djokovic significa anche meno introiti. Ricordiamo che il campione serbo a fine 2021 era il 46° atleta più pagato al mondo, almeno secondo le stime di Forbes.

Perso Peugeot, i tre top sponsor di Nole restano Lacoste, Asics e Hublot per un guadagno complessivo stimato intorno ai 30 milioni di dollari all’anno. Non bisogna stupirsi dunque se al momento della firma con la casa automobilistica il n°2 del ranking ATP dichiarò di essere “molto soddisfatto di rappresentare un grande marchio automobilistico francese riconosciuto in tutto il mondo, con più di 200 anni di storia industriale alle spalle”.

Insomma, le polemiche per l’attuale campione in carica di Wimbledon non si placano nella speranza, almeno per lui, che presto sia di nuovo il campo a far parlare di sé.