La Polonia rafforza la propria difesa lungo i confini orientali con nuovi sistemi anti-droni, fortificazioni e una spesa militare tra le più alte dell’UE, per fronteggiare le crescenti minacce aeree e ibride.
La Polonia ha deciso di rafforzare ulteriormente le proprie capacità di difesa. Il paese prevede di completare entro due anni una nuova serie di fortificazioni anti-droni lungo i confini orientali. La decisione è volta a prevenire future incursioni e a incrementare la sicurezza nazionale.
In un’intervista rilasciata a The Guardian, il viceministro della Difesa polacco, Cezary Tomczyk, ha dichiarato che i nuovi sistemi saranno integrati in una linea di protezione già esistente, costruita circa un decennio fa.
Si tratterebbe di una difesa multilivello che combina strumenti fisici e tecnologici come cannoni, missili, mitragliatrici e sistemi di disturbo elettronico contro i droni.
"Alcune di queste armi sono destinate all'uso solo in condizioni estreme o di guerra. Ad esempio, queste mitragliatrici multicanna sono difficili da usare in tempo di pace, perché tutto ciò che sale deve scendere" ha affermato Tomczyk.
Il progetto costerebbe più di 2 miliardi di euro e verrebbe finanziato principalmente con fondi europei, tramite il programma di prestiti per la difesa SAFE. A questi si aggiungerebbero alcuni contributi dal bilancio statale del paese.
Negli ultimi mesi, la Polonia, come diversi altri paesi tra cui Germania e Belgio, ha denunciato incursioni nel proprio spazio aereo. Alla luce di questi episodi, Varsavia prosegue nel rafforzamento dei propri confini per far fronte a eventuali minacce, mantenendo alta l’attenzione sulla sicurezza nazionale.
Il governo polacco ha già iniziato ad implementare varie misure. Il paese ha installato il primo gruppo di sistemi di difesa anti-droni al confine con la Bielorussia. Parallelamente, vengono realizzate fortificazioni anche al confine con l’exclave russa di Kaliningrad, aumentando la protezione strategica su più fronti.
La Polonia ha portato la spesa per la difesa al 4,7 per cento del PIL, posizionandosi tra le nazioni con la quota più alta nell’Unione Europea. Questa decisione evidenzia un forte impegno nel rafforzamento della sicurezza nazionale, supportando sia la costruzione di nuove infrastrutture militari sia il potenziamento dei sistemi di difesa esistenti.
Con un progetto da oltre 2 miliardi di euro e un approccio multilivello che integra sistemi fisici e tecnologici, la Polonia conferma il suo impegno nel proteggere il fianco orientale della NATO e garantire la sicurezza nazionale in un contesto geopolitico segnato da crescenti tensioni.