La sostenibilità dei sistemi pensionistici torna al centro del dibattito pubblico. Un sondaggio YouGov, condotto tra Europa e Stati Uniti, mostra una crescente sfiducia verso le pensioni statali, con timori diffusi soprattutto tra le generazioni più giovani e una forte opposizione alle riforme più drastiche.
Un recente sondaggio YouGov, condotto tra l’8 e il 17 dicembre 2025, rivela diffuse preoccupazioni tra i cittadini di sei paesi europei e degli Stati Uniti sull’insostenibilità dei sistemi pensionistici statali, con il timore che le generazioni under 40 non possano contare su pensioni adeguate al momento del ritiro.
Le risposte evidenziano una sfiducia diffusa verso il futuro finanziario della vecchiaia, aggravata da valutazioni negative sul valore attuale delle prestazioni. Riforme come l’innalzamento dell’età pensionabile incontrano una forte resistenza popolare.
Nei sei paesi europei, tra il 52 per cento e il 66 per cento degli intervistati prevede che i sistemi pensionistici pubblici diventeranno inaccessibili per chi oggi ha tra i 30 e i 40 anni.
Europeans and Americans say state pension systems are unaffordable, but also that they are not generous enough - and they don't support reform options
— YouGov (@YouGov) December 29, 2025
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Le opinioni sul tema riflettono un pessimismo condiviso, con percentuali già elevate di chi considera il meccanismo attuale inadeguato, dal 32 per cento al 61 per cento. In Italia, Francia, Germania e Spagna, la maggioranza assoluta giudica il sistema odierno già insostenibile, percentuale che scende al 45 per cento in Polonia e al 32 per cento nel Regno Unito.
La stragrande maggioranza degli intervistati, dal 56 per cento all’83 per cento, lamenta che le pensioni statali erogate oggi risultino troppo esigue per garantire una vita dignitosa. Tra i pensionati questa percezione sale al 72-88 per cento, mentre i non pensionati mostrano scarsa fiducia nel proprio futuro: dal 57 per cento in Germania e Gran Bretagna al 72 per cento in Italia non si sente in grado di mantenere uno standard di vita confortevole dopo il lavoro.
Il sostegno a cambiamenti strutturali appare marginale. Si registra un’opposizione netta e trasversale a misure come l’elevazione dell’età pensionistica, i tagli al valore delle prestazioni, l’aggravio fiscale sui lavoratori attivi, gli obblighi familiari di supporto economico ai genitori o il finanziamento dei servizi per anziani. Queste proposte incontrano un rifiuto unanime nei paesi analizzati.