Ennio Doris, il visionario fondatore di Banca Mediolanum, ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo della finanza italiana, partendo da origini molto umili.
Ha saputo costruire un impero miliardario, accumulando un patrimonio dal valore stimato di 3,7 miliardi di dollari. Ma quanto valgono esattamente le sue ricchezze accumulate in decenni di successi? Scopriamo i dettagli più intriganti sul suo patrimonio, i guadagni da capogiro e la vita lussuosa tra ville da sogno.

Nel corso della sua vita Ennio Doris ha costruito un vero e proprio impero finanziario, creando un patrimonio stimato intorno ai 3,4-3,7 miliardi di dollari, pari a circa 3,2 miliardi.
Questo prezioso tesoretto includeva non solo le quote azionarie di Banca Mediolanum, ma anche beni immobili di lusso come ville, yacht e tenute agricole.
La rivista Forbes aveva piazzato il noto banchiere e imprenditore al 17° posto tra gli uomini più ricchi d’Italia nel 2018, con asset diversificati che spaziavano da azioni bancarie a investimenti privati. Una piccola curiosità: lo yacht di Doris, “Seven", un Perini Navi da 60 metri valutato 35 milioni di dollari, ospitava fino a 12 ospiti in cabine extralusso, navigando a 16 nodi.
Come presidente e "medico del risparmio", Ennio Doris non percepiva uno stipendio fisso da favola, ma il suo vero guadagno derivava da dividendi e bonus legati alle performance della banca da lui fondata con Silvio Berlusconi.
Nel picco della carriera, le sue entrate annuali superavano i milioni, grazie a una quota azionaria che lo rendeva multimilionario ogni esercizio.
Fonti del 2021 stimavano compensi lordi annui nell'ordine dei 5-10 milioni di euro, inclusi incentivi per la crescita dei clienti, ma il vero "tesoro" era il valore delle sue partecipazioni, esplose con l'espansione del gruppo.
Ennio Doris, nonostante il forte legame con le sue origini venete, viveva a Milano. La Lombardia rappresentava il cuore pulsante dei suoi affari.
Fino al giorno della sua morte ha vissuto con sua moglie Lina nella villa da sogno a Basiglio, nel quartiere Milano 3. Si tratta di una dimora imponente e lussuosa, immersa in un contesto esclusivo con una vista mozzafiato. Qui, a due passi dalla sede Mediolanum, Doris viveva tra eleganza e privacy.
Non solo: adorava la villa principale a Tombolo (Padova), con hangar per elicottero e 3.000 ettari di tenuta agricola, inclusi 2.000 capi di bestiame. Doris aveva altre proprietà a Segrate (Milano 2) e in Sardegna, a Porto Rotondo.