L’approvazione della Manovra di Bilancio 2026 al Senato ha fatto emergere pubblicamente le tensioni tra la Lega e il suo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Le immagini della discussione in Aula con il capogruppo leghista Massimiliano Romeo, a margine del voto di Palazzo Madama, riprese in un video, raccontano più di molte dichiarazioni ufficiali rilasciate nei giorni precedenti per minimizzare i contrasti interni al Carroccio.
Nel filmato si vede Giorgetti discutere animatamente con Romeo subito dopo il voto: il ministro ascolta, annuisce senza apparente convinzione, poi si alza di scatto, replica gesticolando e infine raccoglie i documenti per lasciare l’Aula.
Un gesto che ha immediatamente alimentato le voci di una frattura sempre più profonda.
Il confronto si è consumato nel pomeriggio di ieri, martedì 23 dicembre 2025, nell’aula di Palazzo Madama, subito dopo la proclamazione dell’approvazione della Manovra 2026. Dal video si vede Romeo che si avvicina ai banchi del governo per parlare con Giorgetti, gesticolando come per spiegargli qualcosa.
La reazione del ministro, tutt’altro che distesa, ha reso evidente il clima di forte tensione.
Nelle ore precedenti, il confronto sul testo del maxi-emendamento — in particolare sulle pensioni — era stato particolarmente acceso tra la Lega, il governo e il titolare dell’Economia.
Nonostante il via libera finale alla Manovra, le divisioni restano e continuano ad alimentare interrogativi sulle conseguenze politiche.
Poche ore prima dello scontro, Giorgetti aveva ironizzato con i giornalisti che gli chiedevano dei rapporti con il vicepremier Matteo Salvini:
Manovra 2026, tensioni in Aula al Senato tra #Giorgetti e Romeo dopo l'approvazione.#Lega #ManovraEconomica pic.twitter.com/63wIaMOWbJ
— Tag24.it (@Tag24news) December 23, 2025
Il vero terreno dello scontro è stato quello previdenziale.
Nel maxi-emendamento il governo aveva inserito una norma che prevedeva l’allungamento delle finestre per le pensioni anticipate e una stretta sul riscatto della laurea, con l’obiettivo di recuperare circa 3,5 miliardi da destinare a imprese e crescita.
Nessun aumento dell’età pensionabile, ma tempi di uscita più lunghi.
Una linea che la Lega ha bloccato con decisione.
hanno ribadito gli esponenti del Carroccio. I senatori leghisti avrebbero addirittura minacciato di non votare l’emendamento.
Nel mirino delle opposizioni è finito lo stesso Giorgetti, con il centrosinistra che ha chiesto le dimissioni del ministro, in quanto sulla manovra sarebbe stato “smentito dal suo stesso partito”.
Sull’ipotesi di un passo indietro, Giorgetti ha risposto con sarcasmo:
Una battuta che però non ha spento le polemiche. Il ministro ha rivendicato la “prudenza” del testo approvato e ha smentito intenzioni dimissionarie, mentre la Lega ha ribadito ufficialmente la “piena fiducia”.
Tuttavia, quanto accaduto in Aula e le tensioni accumulate durante l’iter della Manovra continuano a far crescere le speculazioni sul futuro del ministro dell’Economia.
La Manovra di Bilancio 2026, approvata al Senato con 113 voti favorevoli, passa ora all’esame della Camera dei Deputati.