Sergei Ryabkov, vice ministro degli Esteri russo, ha recentemente commentato l’evoluzione della crisi in Ucraina e le misure di sicurezza adottate dai Paesi europei. Durante il suo intervento, ha respinto le accuse di intenzioni aggressive da parte della Russia e ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, i negoziati di pace in Ucraina continuano, seppur lentamente.
Le dichiarazioni del vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, riportate dalle agenzie statali, affrontano diversi temi legati alla sicurezza internazionale e al conflitto in Ucraina. Ryabkov, durante un incontro a Valdai il 22 dicembre 2025, ha parlato sia dei colloqui sul piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra, sia delle posizioni di Mosca rispetto ai timori di eventuali attacchi russi contro l’Occidente.
Negli ultimi mesi, infatti, i paesi europei hanno intensificato l’attenzione sul tema della sicurezza e hanno compiuto ulteriori passi verso il riarmo in un clima di crescente tensione.
In questo contesto, Ryabkov ha criticato duramente quella che ha definito una narrazione allarmistica diffusa in Europa.
"Per quanto possa sembrare assurdo, la psicosi prebellica è alimentata maliziosamente da appelli, e cito quasi alla lettera, a 'prepararsi a una guerra su larga scala, simile a quella in cui combatterono i nostri nonni'", ha affermato. Le sue parole sembrano fare riferimento alle recenti dichiarazioni del segretario generale della NATO, Mark Rutte. Il capo dell'Alleanza atlantica aveva dichiarato che "la Russia ha riportato la guerra in Europa e dobbiamo essere preparati alla portata della guerra che i nostri nonni e bisnonni hanno dovuto sopportare".
Sergei Ryabkov ha inoltre dichiarato che la Russia non persegue "gli obiettivi aggressivi che le vengono attribuiti". Ha aggiunto che Mosca non ha alcuna intenzione di attaccare né l’Unione europea né la NATO, sottolineando che la Russia sarebbe pronta a confermarlo anche legalmente.
"L’ossessione maniacale dei Paesi dell’UE per la chimera di un presunto imminente attacco da parte della Russia è motivo di seria preoccupazione", ha dichiarato Ryabkov, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass.
Il vice ministro degli Esteri russo ha inoltre dichiarato che, dopo i colloqui tenuti a Miami, si stanno registrando progressi lenti nel piano volto a porre fine alla guerra in Ucraina. Il piano statunitense, presentato nel mese di novembre, ha riacceso il dibattito su un possibile futuro accordo di pace.
Gli inviati americani continuano gli sforzi diplomatici per cercare di soddisfare i criteri di entrambe le parti coinvolte nel conflitto. In questo quadro, Russia e Ucraina hanno inviato i propri negoziatori a Miami per colloqui separati con l’inviato del presidente americano, Steve Witkoff, e con il genero di Donald Trump, Jared Kushner.
Sebbene nell’ultimo round di colloqui non sia stata registrata una svolta significativa, a causa di divergenze profonde su alcuni punti chiave, le dichiarazioni di Ryabkov indicano che i canali diplomatici restano comunque aperti.