22 Dec, 2025 - 13:25

Prepararsi alla guerra per evitarla? il messaggio di Giorgia Meloni ai militari: ecco cosa ha detto e perchè 

Prepararsi alla guerra per evitarla? il messaggio di Giorgia Meloni ai militari: ecco cosa ha detto e perchè 

La pace non è scontata, ma bisogna difenderla ogni giorno anche attraverso il rafforzamento delle difese militari.

E' questo in sintesi il messaggio contenuto nelle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle forze armate italiane impegnate nelle missioni all'estero, nel tradizionale messaggio di auguri di Palazzo Chigi.

Il tema della guerra, evocato come rischio sempre più vicino, continua a occupare uno spazio centrale nella comunicazione istituzionale e politica. 

In un contesto internazionale segnato da conflitti aperti e tensioni crescenti, il messaggio che arriva dal Governo -  pur dichiarandosi pragmatico e non bellicista - alimenta una narrazione costante sull’urgenza di prepararsi a scenari di guerra, sempre più spesso evocati da attori internazionali come minacce imminenti.

Guerra, Meloni alle Forze Armate: “La forza allontana l'aggressore”

Nel suo intervento in collegamento dal Comando operativo di vertice interforze (Covi), in occasione degli auguri alle missioni militari all’estero, Giorgia Meloni ha ribadito una visione della pace fondata sull’equilibrio delle forze e ha sottolineato gli sforzi dell'Italia per la pace.

Citando ancora una volta – la prima volta lo fece in Parlamento - il celebre motto latino “si vis pacem, para bellum”, la premier ha chiarito come questo principio non vada letto in chiave bellicista, ma come un messaggio pragmatico.

Secondo Meloni, la pace non nasce spontaneamente, ma è il risultato di un equilibrio tra potenze. In questa prospettiva, la debolezza rappresenta un invito all’aggressione, mentre una forza militare credibile è lo strumento principale per allontanare il rischio di guerra.

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“Il punto è che il suo non è, come molti pensano, un messaggio bellicista, tutt'altro. È un messaggio pragmatico,

ha spiegato Meloni che poi ha aggiunto:

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Il senso è che solo una forza militare credibile allontana la guerra, perché la pace non arriva spontaneamente, la pace è soprattutto un equilibrio di potenze: la debolezza invita l'aggressore, la forza allontana l'aggressore.

La presidente del Consiglio ha respinto l’idea di una contrapposizione tra pacifismo e Forze Armate, sottolineando come chi conosce davvero la guerra sia spesso il primo a volerla evitare.

Ampio spazio è stato dedicato anche al concetto di deterrenza, spiegato nella sua origine etimologica: “incutere timore” per distogliere l’avversario dall’attacco.  

Un messaggio che rafforza l’idea che la sicurezza passi prima di tutto dalla capacità di difendersi, in un contesto globale descritto come instabile e potenzialmente esplosivo.

Missioni all’estero e sacrificio militare: le parole di Crosetto dal Libano

Sulla stessa linea si inseriscono le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto, in visita ufficiale in Libano.

Attraverso un messaggio diffuso sui social, Crosetto ha espresso il ringraziamento del governo e del Paese ai militari italiani impegnati all’estero, costretti a trascorrere le festività lontano dalle famiglie.

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E' un onore portare il ringraziamento mio personale e del governo, nonché l'ideale abbraccio di tutti gli italiani, ai nostri militari che trascorreranno questi giorni di festa lontano dai loro cari, al servizio del Paese.

Il ministro ha sottolineato il valore del loro servizio, definendolo un sacrificio al servizio dell’Italia e della stabilità internazionale. 

Difesa, deterrenza e terza guerra mondiale: cosa c’è dietro le parole di Meloni?

Le dichiarazioni di Meloni e Crosetto si inseriscono in una narrazione più ampia che, tra Nato e UE, da mesi insiste sull’idea di una guerra sempre più vicina. 

Sono di poche settimane fa le dichiarazioni del segretario generale della Nato, Mark Rutte, per il quale l'Europa dovrebbe prepararsi ad un guerra imminente. 

Qualsiasi sia l'esito delle convulse trattative di pace tra Russia e Ucraina portate avanti dalla Casa Bianca, un punto sembra essere chiaro a tutti: il mondo è entrato nella fase di deterrenza e gli Stati – Italia compresa – sanno di non potersi permettere di farsi trovare scoperti.

Il riferimento continuo a deterrenza, forza militare e preparazione contribuisce a costruire un clima di allerta permanente, in cui la pace appare fragile e costantemente minacciata.

 

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