22 Dec, 2025 - 12:30

Askatasuna, Salvini alza il tiro: “Sgomberi da nord a sud”. Prove tecniche di ritorno al Viminale? 

Askatasuna, Salvini alza il tiro: “Sgomberi da nord a sud”. Prove tecniche di ritorno al Viminale? 

Salvini riaccende lo scontro sui centri sociali e sfida l'opposizione a votare la proposta della Lega contro le violenze durante le manifestazioni. 

Non si placano le polemiche esplose dopo i violenti scontri di piazza a Torino contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna disposto dal Governo.

Ieri sera intervenendo alla trasmissione “Zona Bianca” su Rete Quattro, il ministro dei Trasporti ha gettato benzina sul fuoco di una vicenda che potrebbe fare da spartiacque tra un prima e un dopo nelle  manifestazioni di piazza in Italia. 

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“Stiamo lavorando per sgomberare i Centri sociali a Torino, Milano, Roma, Livorno, da nord a sud. Sono ritrovi abusivi di delinquenti”,

ha detto Salvini.

Parole da ministro degli Interni e infatti, il vicepremier della Lega – forte dell'assoluzione definitiva per il processo Open Arms – nei giorni scorsi è uscito allo scoperto affermando di aspirare a ritornare al Viminale nel 2027.

Askatasuna, Salvini attacca sui centri sociali e sfida il centrosinistra in Parlamento 

Ieri sera Matteo Salvini è entrato a gamba tesa nel dibattito sui centri sociali. Ha avvertito che il governo sta lavorando per sgomberare tutti i luoghi occupati abusivamente e ha anche lanciato una sfida al centrosinistra.

Salvini ha sfidato il Parlamento – ma implicitamente si stava rivolgendo all'opposizione – a votare la proposta di legge della Lega che prevede il pagamento di una cauzione da parte degli organizzatori delle manifestazioni di piazza, come garanzia in caso di disordini e danni.

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Invito tutto il Parlamento ad approvare la proposta della Lega che prevede che ogni organizzatore di manifestazione presenti una cauzione personale e in caso di danni paghi personalmente, perchè adesso i danni di questi imbecilli li pagano gli italiani.”

Ha dichiarato salvini che poi ha concluso:

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“Organizzi una manifestazione? Devi fare garante che sia ordinata o paghi personalmente i danni che hai fatto. 

La proposta naturalmente ha suscitato molte perplessità non solo nell'opposizione per il rischio di contrazione della libertà di sciopero, una libertà garantita dalla costituzione.

Salvini e il sogno Viminale: le mosse in vista del 2027 

Salvini fa le prove generali da ministro degli Interni? Le dichiarazioni decisi rilasciate in questi giorni su quanto avvenuto sabato pomeriggio a Torino potrebbero farlo pensare.

Dopotutto è stato lo stesso leader della Lega a ribadirlo subito dopo l'assoluzione in Cassazione per la vicenda Open Arms:

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“Se gli italiani ci risceglieranno nel 2027, sicuramente occuparmi di ordine pubblico, lotta alla mafia, gli spacciatori di droghe, i trafficanti di esseri umani è qualcosa che ho fatto con discreti risultati da ministro dell'Interno e potrei tornare assolutamente a fare”.

Ci aveva già provato l'anno scorso, dopo l'assoluzione in primo grado, ma aveva trovato un muro tra gli alleati e soprattutto da parte di Giorgia Meloni che non ci pensava proprio ad aprire un rimpasto di governo per riportare Salvini al Viminale. 

Eliminato definitivamente l'ostacolo giudiziario che gli aveva sbarrato la strada nel 2022, il leader della Lega ha pensato di non forzare la mano in questo momento. Ha deciso di attendere le prossime elezioni, prenotando il posto per il 2027 in caso di riconferma del centrodesta a Palazzo Chigi. 

Cosa è successo alla manifestazione per Askatasuna a Torino

Sbato 20 dicembre 2025 si è tenuta a Torino una manifestazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna  a cui hanno preso parte circa 5.000 partecipanti da tutta Italia.

Lo sgombero era avvenuto due giorni prima, il 18 dicembre all'alba in corso Regina Margherita 47, dopo quasi 30 anni di occupazione, con un'operazione delle forze dell'ordine che ha militarizzato il quartiere Vanchiglia. 

Nel corso del corteo si sono registati momenti di tensione poi degenerati in violenti scontri: manifestanti hanno lanciato bottiglie, bombe carta e petardi, mentre la polizia ha risposto con cariche, idranti e lacrimogeni.

Undici gli agenti rimasti feriti. 

 

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