La Manovra di Bilancio 2025 si è arenata in commissione Bilancio al Senato facendo slittare l'approdo in aula che era previsto per oggi.
Lavori paralizzati per i troppi (circa 400) emendamenti segnalati anche dalla maggioranza che stanno facendo venire i capelli bianchi ai responsabili del Mef.
Tra i nodi da sciogliere nella Manovra 2025 c'è anche la questione del tetto del contante, che il centrodestra - Lega in primis - vuole aumentare portandola dai 5000 euro attuali a 10.000.
Per tetto del contante si intende l'importo massimo che è possibile raggiungere per il pagamento cash di un bene.
L'aumento della soglia contanti rappresenta l'ennesima incognita esplosiva emersa con prepotenza nelle ultime ore nell'ambito della discussione per l'approvazione della Legge di Bilancio 2025.
Matteo Salvini, vicepremier e segretario Lega, ha rilanciato la battaglia dal palco di Atreju con toni accesi:
La Lega insiste anche per eliminare ogni vincolo aggiuntivo.
La posizione del leader della Lega per una volta è in accordo con quella dell'Unione Europea che ha di recente fissato a 10.000 euro il limite standard nel quadro della direttiva antiriciclaggio approvata dal Consiglio UE.
Un'intesa vincolante tra i Ventisette, in attesa del recepimento definitivo nazionale, su forte impulso del Parlamento europeo che reclama uniformità contro riciclaggio e frodi transfrontaliere.
Oggi in Italia la soglia per i pagamenti in contanti è di 5000 euro.
Fratelli d'Italia ha presentato una proposta emendativa per introdurre anche un bollo speciale di 500 euro per ogni pagamento in contanti compreso tra 5.000 e 10.000 euro.
Meccanismo che si accoppierebbe all'innalzamento della soglia triennale stabilita dal governo precedente.
La Lega contesta frontalmente il bollo, chiedendone la totale cancellazione e creando attriti interni che hanno fatto uscire il dossier dai radar, contribuendo direttamente allo stallo in commissione.
Se l'emendamento passasse senza bollo, l'Italia si allineerebbe perfettamente all'UE liberando transazioni cash sopra 5.000 euro, facilitando il commercio quotidiano per artigiani e PMI, ma esponendosi a concreti rischi di evasione fiscale e proliferazione del sommerso.
Con il bollo FdI, invece, si tasserebbero operazioni medie-alte generando entrate extra per lo Stato, preservando una tracciabilità parziale.
La polemica politica ha raggiunto picchi infuocati attorno allo stallo manovra: Pd e centrosinistra demoliscono l'ipotesi di aumento – bollo o meno – come un "regalo agli evasori fiscali".
Francesco Boccia, capogruppo dem al Senato, ha attaccato senza mezzi termini:
Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra rincara la dose:
Questo scontro frontale tra centrodestra e opposizioni minaccia ostruzionismo prolungato, rischiando di protrarre la crisi della manovra fino a un'approvazione forzata nei tempi di recupero.
Sul tetto al contante, interviene anche l'economista italiano Carlo Cottarelli che ha spiegato che le limitazioni ai pagamenti cash in Italia sono stati introdotti per evitare l'evasione fiscale e aumentare la tracciabilità dei pagamenti.
Secondo l'economista, intervenuto ieri sera alla trasmissione “Che Tempo che Fa” sul Nove, aumentare oggi il tetto per i pagamenti in contante lancerebbe un messaggio distorto.