11 Dec, 2025 - 18:00

Decreto Ucraina, gioco di nervi nel governo: Salvini non arretra di un passo, fino a dove si spingerà?

Decreto Ucraina, gioco di nervi nel governo: Salvini non arretra di un passo, fino a dove si spingerà?

I ‘pompieri’ del centrodestra cercano di spegnere l’incendio che da giorni è divampato all’interno del governo.

Ad alimentarlo la Lega che, nonostante l’irritazione evidente degli alleati di governo non arretra di un millimetro sull’Ucraina e sul ‘no’ al rinnovo degli aiuti militari a Kiev.

L’irritazione, tuttavia, sembra essere limitata esclusivamente all’aspetto mediatico della strategia della Lega, poiché la convinzione generale è che alla fine il Carroccio voterà il decreto Ucraina come ha sempre fatto.

Lo ha detto chiaramente il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani che rispondendo alle domande dei giornalisti ha sottolineato come la Lega abbia già avuto posizioni simili in passato, ma che alla fine avrebbe sempre votato con la maggioranza. 

virgolette
“Il decreto arriverà in consiglio dei ministri e passerà come è sempre avvenuto. Non è la prima volta che accade.”

Ha dichiarato Ciriani. 

Decreto Ucraina, botta e risposta a distanza Salvini-La Russa

In queste ore, intanto, il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini è ritornato sulla questione ribadendo quanto già sostenuto in questi giorni:

virgolette
E’ il momento della prudenza e della responsabilità. Ci sono tavoli faticosamente aperti per porre fine ai massacri in Ucraina. E’ il momento di ragionare ed estrema cautela.

Linea confermata ai microfoni di Tag24.it, dal deputato della Lega, Gianluca Cantalamessa:

virgolette
“Secondo noi è il caso di aspettare la trattativa come va. Abbiamo sempre votato convintamente tutti i provvedimenti a favore dell’Ucraina, ma in questo caso c’è una trattativa e quindi far spendere i soldi agli italiani se poi ci dovesse essere un accordo non mi sembra il caso.

A Salvini ha risposto direttamente il presidente del Senato, Ignazio La Russa per il quale la questione è risolta. 

virgolette
Salvini parla di guerra persa per l'Ucraina e di non togliere soldi alla sanità? Il centrodestra trova sempre la sintesi, la Meloni ha detto che non toglierà soldi alla sanità, questione risolta. 

Ha dichiarato La Russa, nel corso della cerimonia dello scaldino, nella sala Koch di Palazzo Madama, assicurando che tra gli alleati i rapporti sono ottimi: 

virgolette
Ho sempre visto un rapporto molto forte tra Salvini e Meloni, poi loro sono quasi coetanei ed è molto importante anche quando le dichiarazioni pubbliche appaiono differenti, sappiate che poi il rapporto personale consente di trovare soluzioni.

Armi a Kiev, cresce l’irritazione di FI: “Nessun imbarazzo, quello che contano sono i voti”

Inutile dire che le parole del vicepresidente del Consiglio e degli altri esponenti della Lega sono fonte di irritazione per gli alleati di governo e soprattutto per Forza Italia, che tra i tre partiti di maggioranza è quello più europeista.

virgolette
“Se chiaramente ci fosse un problema di questo tipo, sarebbe un problema politico. Ma io sono fiduciosissimo che non ci sarà nessun problema. Noi di Forza Italia diciamo una cosa semplicissima, quando il governo ci sottoporrà la necessità di approvare il decreto noi lo faremo. Quello che fanno gli altri lo vedremo. Nessun imbarazzo, quello che contano sono i voti.”

Ha dichiarato il portavoce azzurro, Raffaele Nevi. Per Maurizio Gasparri il centrodestra deve guardare a ciò che accade nel mondo e agire di conseguenza. 

virgolette
“Ci sarà l’intesa anche nel centrodestra italiano che avrà una posizione coerente. Bisogna guardare quello che sta succedendo nel mondo. Certamente l’Italia si presenterà alle scadenze coesa e unita nelle forze di governo. C’è una discussione in atto che può anche modificare in meglio se c’è una tregua o una pace.”

Santanchè frena le polemiche, ma il decreto Ucraina resta il punto critico

Per il ministro del Turismo, Daniela Santanchè il problema non esiste.

virgolette
“Non vedo nessun problema. Si trova sempre un accordo siamo una coalizione coesa”.

Una convinzione che, tuttavia, sembra in contraddizione con quanto affermato e ribadito ogni giorno dalla Lega. 

Il decreto Ucraina, quello che prevede il rinnovo degli aiuti militari a Kiev, deve essere approvato entro il 31 dicembre 2025. Avrebbe dovuto essere discusso nell’ultimo Consiglio dei Ministri, ma è stato cancellato all’ultimo momento dall’ordine del giorno.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha confermato che la posizione del governo non è cambiata e che il decreto verrà approvato nei prossimi Cdm in programma il 22 e il 29 dicembre. 

Bisognerà capire se fino ad allora Matteo Salvini ed la Lega arriveranno a più miti consiglio come è sempre accaduto in passato o se si consumerà – ipotesi improbabile – uno strappo in maggioranza. 

 

LEGGI ANCHE