10 Dec, 2025 - 17:58

La Royal Navy lancia l’allarme: il monito del generale Jenkins sul declino militare britannico

La Royal Navy lancia l’allarme: il monito del generale Jenkins sul declino militare britannico

Il capo della Royal Navy, Gwyn Jenkins, ha lanciato un severo avvertimento al governo britannico: senza un aumento deciso degli investimenti nella difesa, il Regno Unito rischia di perdere la supremazia nell’Atlantico, cedendo terreno alla Russia. Questa prospettiva rappresenterebbe una svolta storica rispetto al periodo postbellico.

Una crisi imminente per l’egemonia nell’Atlantico

Il generale Gwyn Jenkins ha avvertito il governo britannico di "fare un passo avanti" e investire nella difesa. Secondo il capo della Royal Navy, in caso contrario, il paese rischia di perdere il predominio nell’Atlantico a favore della Russia.

Se ciò dovesse verificarsi, ha spiegato Jenkins, sarebbe la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale che le navi da guerra e i sottomarini britannici, non avrebbero più lo storico controllo predominante sulle rotte marittime più strategiche.

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Non c'è spazio per l'autocompiacimento. I nostri potenziali avversari stanno investendo miliardi. Dobbiamo fare un passo avanti, altrimenti perderemo questo vantaggio.

Da decenni il Regno Unito detiene un ruolo centrale nel controllo delle rotte marittime nell’Atlantico settentrionale, una posizione chiave non solo per la sicurezza nazionale ma anche per quella degli alleati della NATO.

Il generale britannico ha sottolineato che l’attuale capacità della Royal Navy sta mostrando segni di cedimento, dovuti in gran parte a investimenti insufficienti.

Le parole di Jenkins sono arrivate mentre crescono le tensioni dopo l'avvistamento della nave spia russa Yantar vicino alle acque territoriali britanniche a metà novembre. Gli analisti hanno richiamato l’attenzione sui rischi derivanti da una perdita di controllo sul fondo marino e sulle infrastrutture critiche, come i cavi di comunicazione e le condutture energetiche. Londra ha inoltre firmato, il 4 dicembre, un accordo strategico con la Norvegia per contrastare l’attività dei sottomarini russi nella zona.

La sfida dei finanziamenti e le pressioni politiche

Nonostante le dichiarazioni ufficiali di intenti del governo Starmer, emergono timori all’interno degli alti comandi militari riguardo alla reale crescita delle risorse destinate alla difesa.

Il richiamo del generale Jenkins non è un mero appello a incrementare la spesa, ma una chiamata urgente a preservare un modello di difesa che ha garantito stabilità ed equilibrio per oltre settant’anni, in un mondo che sta rapidamente cambiando.

Il rischio di un declino storico e le implicazioni globali

La necessità di aumentare i finanziamenti è considerata decisiva per proseguire con i piani ambiziosi di ammodernamento e ristrutturazione delle forze armate britanniche. Jenkins ha evidenziato come il vantaggio britannico nell’Atlantico, mai compromesso dalla Seconda guerra mondiale, sia ora seriamente messo in discussione.

Si teme che la perdita di questo controllo possa alterare profondamente l’ordine di sicurezza euro-atlantico, con ripercussioni significative sui rapporti geopolitici e sull’equilibrio di potere globale.

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