09 Dec, 2025 - 11:12

Il sondaggio dell’Immacolata rivela una frattura netta: la destra scappa via, la sinistra è in crisi nera

Il sondaggio dell’Immacolata rivela una frattura netta: la destra scappa via, la sinistra è in crisi nera

Il sondaggio del giorno dell’Immacolata incorona ancora una volta Giorgia Meloni e il suo partito. Nulla sembra scalfire la popolarità di Fratelli d’Italia che continua a viaggiare oltre il 30% delle preferenze, mentre il Partito Democratico continua ad avere difficoltà a uscire dal guado.

E’ la fotografia emersa dall’ultimo sondaggio politico di Swg per il Tg La7 che non si discosta di molto da quelli delle ultime settimane: centrodestra trainato da FdI e centrosinistra impantano nelle sabbie mobili.

Questi dati offrono un quadro aggiornato utile per interpretare i flussi elettorali e capire quale coalizione potrebbe prevalere in un’ipotetica sfida elettorale oggi.

Ecco, allora, cosa è emerso dall’ultimo sondaggio politico dell’8 dicembre 2025.

Sondaggi politici, FdI allunga e scappa via

Nel centrodestra continua a filare tutto liscio. Fratelli d’Italia mantiene saldamente la posizione di primo partito all’interno del centrodestra e tra tutte le formazioni italiane, attestandosi al 31,2% nonostante una minima flessione dello 0,1%.

Questo dato conferma una fase di stabilizzazione per il partito guidato da Giorgia Meloni, che dopo mesi di oscillazioni nei sondaggi mostra una sostanziale tenuta del consenso.

La Lega, invece, segna un piccolo ma significativo recupero (+0,2%) portandosi all’8,1%. Dopo un periodo di difficoltà e calo dei consensi rispetto agli anni d’oro dell’era Salvini, il partito sembra avviarsi a riconquistare parte dello spazio perso, pur restando ben lontano dai picchi del passato.

Questa crescita rappresenta un segnale positivo per una formazione che si trova in una fase di riorganizzazione interna e di ridefinizione del messaggio politico.

Forza Italia, al contrario, resta stabile al 7,9% senza variazioni, consolidando la sua base moderata e mostrando una certa tenuta nell’elettorato di centrodestra più tradizionale. La presenza costante di questo polo moderato è importante per mantenere una coalizione bilanciata e attrarre un elettorato più centrista.

Infine, la lista Noi Moderati resta ferma all’1,2%, confermandosi una componente marginale ma comunque presente nel quadro del centrodestra, utile per mantenere un’offerta politica più ampia e diversificata.

Centrosinistra in difficoltà: PD in calo, ma il M5S torna a crescere

Nel centrosinistra si attende con pazienza il momento dell’inversione di rotta. Anche questa settimana il Partito Democratico fa registrare un flessione, perdendo lo 0,2% e scendendo al 22,%.

Anche se il calo è contenuto, è un dato che deve essere letto con attenzione dai dirigenti dem, soprattutto perché arriva in un momento in cui le altre formazioni di opposizione crescono o si mantengono su livelli più solidi.

Questa riduzione indica un possibile rallentamento nel consolidamento del consenso e la necessità di una strategia più incisiva per rilanciare il partito.

Verdi e Sinistra, altra componente importante del centrosinistra, registrano anch’essi una perdita dello 0,2% portandosi al 6,7%. La diminuzione rappresenta un campanello d’allarme per una formazione che fatica a farsi spazio in un elettorato sempre più frammentato e competitivo.

Al contrario, il Movimento 5 Stelle dimostra una svolta positiva, crescendo dello 0,3% e raggiungendo il 13,0%. È la formazione che segna la miglior performance della settimana, confermando un lieve ma costante recupero dopo anni di crisi interna e uscita dal governo.

Il trend di crescita suggerisce un rinnovato interesse degli elettori verso un partito che sta cercando di ridefinire il proprio ruolo e rilanciare la propria agenda politica nel contesto attuale.

Chi vincerebbe oggi: coalizioni a confronto

Aggregando i dati dei singoli partiti, il centrodestra si conferma la coalizione di maggioranza relativa con circa il 48,4% del consenso (FdI 31,2% + Lega 8,1% + FI 7,9% + Noi Moderati 1,2%).

Questa somma indica una coalizione ancora solida e competitiva, pronta a mantenere un ruolo centrale nella politica italiana, soprattutto grazie alla forza dominante di Fratelli d’Italia.

Il centrosinistra, considerando PD e Verdi-Sinistra insieme, si attesta intorno al 28,7%, a cui va aggiunto il 13,0% del Movimento 5 Stelle. L’aggregato progressista si avvicina così al 41-42%, ancora distante dal centrodestra, ma con un M5S in crescita che potrebbe giocare un ruolo chiave nel riequilibrio politico.

In conclusione, i dati confermano un panorama politico italiano dominato dal centrodestra, ma con segnali di fluttuazione soprattutto all’interno del centro sinistra e delle forze di opposizione.

La partita resta aperta, in particolare per quanto riguarda il ruolo del Movimento 5 Stelle e la capacità del centrosinistra di invertire la tendenza negativa del PD e degli altri partiti progressisti.

Se si votasse oggi, il centrodestra partirebbe con un vantaggio netto ma non incolmabile, dipendendo molto dalle strategie e alleanze future e dalla capacità dei singoli partiti di attrarre nuovi consensi e mantenere quelli tradizionali.

 

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