Il primo sondaggio di dicembre 2025 fotografa un quadro politico italiano caratterizzato da piccoli aggiustamenti tra i principali partiti.
Fratelli d’Italia registra un lieve calo, portandosi al 31,3%, mentre il Partito Democratico perde un decimo di punto fermandosi al 22,2%. Interessante il recupero, seppur modesto, del Movimento 5 Stelle che sale al 12,7%. Forza Italia e Azione restano stabili rispettivamente al 7,9% e 3,3%, mentre la Lega cresce lievemente al 7,9%.
Leggera flessione di Verdi e Sinistra, ora al 6,9%. Parallelamente, i partiti minori mostrano variazioni contenute: Italia Viva scende al 2,4%, +Europa guadagna un decimo arrivando all’1,5%, e Noi Moderati restano fermi all’1,2%. In aumento anche la quota degli indecisi o di chi non risponde, che sale al 31%.
Questo in sintesi quanto emerso nell’ultimo sondaggio politico di Swg per La7 sulle intenzioni di voto degli italiani in prospettiva delle elezioni politiche del 2027.
Nel blocco del centrodestra, Fratelli d’Italia segna un calo contenuto ma significativo, scendendo dal precedente 31,6% al 31,3%.
Nonostante questa flessione, FdI continua a detenere un ampio vantaggio come primo partito italiano, consolidando la propria leadership nell’area sovranista e conservatrice.
In parallelo, la Lega evidenzia un piccolo ma importante recupero, crescendo di due decimi fino al 7,9%, un segnale positivo per il partito guidato da Matteo Salvini che tenta così di arginare la perdita degli scorsi mesi.
Forza Italia mantiene stabile la sua quota di consensi al 7,9%, suggerendo una relativa tenuta nel bacino elettorale moderato, in attesa probabilmente di input strategici in vista delle prossime tornate elettorali. Anche il gruppo “Noi Moderati” rimane fermo all’1,2%, confermando una quota marginale ma costante nell’elettorato di centrodestra.
Questi movimenti indicano una fase di relativa stabilità nel centrodestra, con una leggera redistribuzione dei voti interna, ma senza sconvolgimenti che mettano in discussione la supremazia di Fratelli d’Italia, né un recupero significativo di Forza Italia. La Lega sembra invece riacquistare un minimo di slancio, segno di una possibile risalita nei consensi.

Nel centrosinistra il dato più rilevante riguarda il Partito Democratico, che perde un decimo di punto fermandosi al 22,2%. Anche se si tratta di una flessione contenuta, essa conferma le difficoltà del partito nel consolidare la propria base elettorale, soprattutto in una situazione politica frammentata e competitiva.
Il Movimento 5 Stelle, che nei mesi precedenti aveva pagato il suo ruolo di forza di governo e la crisi interna, mostra invece un piccolo segnale di ripresa, salendo al 12,7%. Questo aumento, sebbene modesto, può essere interpretato come un primo segnale di recupero e di capacità di attrarre nuovamente consensi.
AVS risentono di una leggera flessione, passando al 6,9% complessivo. Tra i partiti minori, Italia Viva continua a perdere terreno, scendendo al 2,4%, mentre +Europa registra una piccola crescita, arrivando all’1,5%.
Questi dati riflettono una situazione di estrema frammentazione all’interno del centrosinistra e dei partiti liberali, dove gli spostamenti di consensi sono frequenti ma sempre su numeri relativamente bassi.
L’analisi complessiva del sondaggio del 1° dicembre 2025 mostra un quadro politico italiano ancora sostanzialmente stabile, ma segnato da piccoli scossoni all’interno delle aree principali.
Nel centrodestra, nonostante il lieve calo di Fratelli d’Italia, la coalizione conserva un netto margine di vantaggio, con la Lega che tenta un timido recupero e Forza Italia che resta stabile senza particolari variazioni.
Il centrosinistra, invece, continua a mostrare difficoltà nel rilanciarsi con forza, con il Pd in leggero calo e una limitata ripresa dei 5 Stelle che potrebbe però rappresentare un segnale positivo.
L’incremento della quota degli indecisi e degli astenuti, ora al 31%, è forse il segnale più rilevante e preoccupante per tutti gli schieramenti.
In sintesi, sebbene le variazioni sembrino per ora marginali, il panorama politico italiano si conferma fluido e aperto, con spazi per possibili inversioni di tendenza nelle prossime settimane e mesi. La capacità dei partiti e delle coalizioni di capitalizzare questi movimenti sarà decisiva per definire gli equilibri in vista delle prossime sfide elettorali.