Mentre la guerra tra Russia e Ucraina entra in una fase cruciale, gli Stati Uniti stanno intensificando i propri sforzi diplomatici per favorire un accordo negoziato. Washington ha elaborato un piano di pace in 28 punti, ora al centro di fitte trattative tra Kiev e Mosca. Le concessioni territoriali e le garanzie di sicurezza rappresentano i nodi più delicati, mentre emissari dell’amministrazione Trump conducono colloqui serrati con entrambe le parti per accelerare un’intesa. Le recenti discussioni, svoltesi tra Miami e una serie di consultazioni telefoniche, mostrano progressi ma anche profondi punti di frizione.
Le concessioni territoriali e le garanzie di sicurezza rappresentano i due temi principali dei colloqui per gli sforzi di pace. Nel mese di novembre è stato reso pubblico il piano di pace degli Stati Uniti per l'Ucraina, composto da 28 punti. Questo piano è attualmente oggetto di discussione tra le parti coinvolte.
I funzionari statunitensi e ucraini hanno rivisitato il piano originale e la nuova versione è stata presentata al presidente russo, Vladimir Putin, da una delegazione guidata dall'inviato di Trump, Steve Witkoff.
Il presidente americano si è mostrato determinato a porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da iniziative diplomatiche altalenanti, mentre nelle settimane più recenti gli sforzi sono stati nuovamente intensificati. Questo periodo ha messo in evidenza soprattutto le divergenze tra le parti.
I negoziatori statunitensi e ucraini hanno concluso una maratona diplomatica di tre giorni tenutasi a Miami. La delegazione ucraina era guidata dal capo negoziatore e consigliere per la sicurezza nazionale, Rustem Umerov, e dal capo di stato maggiore ucraino, generale Andrii Hnatov.
Uno dei temi più delicati, riportati da Axios, riguarda le questioni territoriali. Mentre Mosca chiede la concessione dell’intero Donbass, inclusi i territori ancora sotto controllo ucraino, a Kiev, gli Stati Uniti starebbero cercando una soluzione che permetta di raggiungere un accordo. Un secondo punto critico riguarda invece le garanzie di sicurezza che Washington dovrebbe offrire all’Ucraina.
Secondo una fonte citata da Axios, le parti avrebbero compiuto progressi significativi. Pur essendo vicine ad un’intesa, sarà necessario un ulteriore lavoro per raggiungere una posizione comune.
Sono previsti ulteriori colloqui nei prossimi giorni.
Secondo quanto riportato da Axios, citando due fonti a conoscenza della conversazione, il 6 dicembre il presidente ucraino ha avuto una telefonata di due ore con Steve Witkoff e Jared Kushner.
In un post su X successivo alla chiamata, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito il confronto “molto mirato” e “costruttivo”.
“L'Ucraina è determinata a continuare a collaborare in buona fede con la parte americana per raggiungere una vera pace. Abbiamo concordato i prossimi passi e i formati per i colloqui con gli Stati Uniti”, ha affermato Zelensky.
I’ve just had a long and substantive phone call with @SteveWitkoff and @jaredkushner, alongside Andrii Hnatov and @rustem_umerov. I am grateful for a very focused, constructive discussion.
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) December 6, 2025
We covered many aspects and went through key points that could ensure an end to the… pic.twitter.com/ZOVhJZJRbW
Secondo una fonte con conoscenza diretta del contenuto della chiamata, i due consiglieri di Trump avrebbero esercitato pressioni sia su Zelensky sia su Putin affinché accettassero concessioni necessarie a raggiungere un’intesa.