La percezione del rischio di una nuova guerra in Europa torna a crescere. Un sondaggio realizzato da Cluster17 per Grand Continent rivela che oltre metà degli europei teme la possibilità di un conflitto aperto con la Russia, pur nutrendo allo stesso tempo scarsa fiducia nella capacità dei propri paesi di difendersi.
Un sondaggio disegna un quadro complesso della percezione della minaccia russa e delle capacità di difesa nazionali, mettendo in evidenza nette differenze geografiche e di fiducia politica tra i cittadini europei.
Il campione considerato comprende nove paesi dell’Unione Europea: Italia, Germania, Francia, Spagna, Polonia, Belgio, Portogallo, Paesi Bassi e Croazia.
Quando è stato chiesto “La Russia potrebbe entrare in guerra aperta con il vostro paese nei prossimi anni?”, la risposta più frequente tra i partecipanti è stata un rischio “elevato” o “molto elevato”. Una maggioranza complessiva del 51 per cento esprime infatti un timore forte, di cui il 18 per cento considera il rischio molto alto.
La Polonia si distingue nettamente: il 77 per cento teme un rischio alto, con un 36 per cento che lo definisce addirittura molto elevato. Questi dati riflettono l’intensa preoccupazione del paese, che si trova in prossimità geografica del confine russo.
Nei Paesi Bassi, in Belgio, Francia, Germania e Spagna la percezione del rischio resta alta ma più moderata rispetto alla Polonia, oscillando tra il 59 e il 49 per cento.
Al contrario, Italia, Croazia e Portogallo mostrano una tendenza diversa. Secondo il sondaggio, solo il 34 per cento degli italiani percepisce il rischio di un conflitto aperto con la Russia, mentre il 30 per cento non vede rischi diretti.
Questi dati indicano un netto divario nelle percezioni tra gli abitanti del Nord e del Sud Europa.
Nonostante l’alto livello di percezione del rischio, un dato significativo del sondaggio è la diffusa sfiducia nelle capacità di difesa nazionali.
Quando è stato chiesto se ritengano che il proprio stato sarebbe in grado di difendersi militarmente in caso di un’aggressione russa, è arrivata una risposta negativa da quasi sette europei su dieci. Questi dati evidenziano come la preparazione militare sia vista come un punto debole comune a tutta l’Europa.
Anche nei paesi che percepiscono il rischio elevato, come la Polonia, il 58 per cento degli intervistati esprime dubbi sulla capacità militare nazionale. La Francia, pur essendo la più ottimista, non supera il 44 per cento di fiducia.
Il sondaggio illumina un distacco importante nella percezione della strategia di sicurezza europea. Crescono i timori riguardo all’eventualità di una guerra aperta con la Russia ma, allo stesso tempo, gli europei esprimono una sensazione persistente di vulnerabilità a livello nazionale.
I dati sono ancora più interessanti mentre i paesi dell’UE si trovano sempre più vicini alla scelta di fare un passo avanti verso una difesa comune.