Puntuale come tutti i giorni sul Fatto Quotidiano, Marco Travaglio riprende la narrazione propagandistica del Cremlino scrivendo del conflitto in Ucraina.
Oggi, il direttore ha preso di mira soprattutto il militare Nato più alto in grado, l'italiano Giuseppe Cavo Dragone, per dimostrare ai suoi lettori che è l'Occidente, l'Europa a volere la guerra, non Putin, sebbene da quasi quattro anni invada uno Stato sovrano, porti avanti la guerra ibrida anche contro l'Italia, e minacci altre azioni militari nel nome di un rinnovato imperialismo russo.
Ma cosa ha scritto nello specifico Marco Travaglio contro Cavo Dragone? In particolare, questo:
Questa è la versione di uno dei pochi giornalisti occidentali che ritiene positivo il piano di pace presentato qualche giorno fa, quello reso pubblico dagli Usa ma che qualcuno ha riconosciuto tradotto direttamente dal russo, tanto che lo stesso presidente Trump l'ha bocciato perché ultra favorevole per il Cremlino.
E comunque, tutto questo non impedisce a Marco Travaglio di gettare di nuovo fango e discredito verso l'Europa, rea del fatto che, al piano sfavorevole per l'Ucraina, in un modo o nell'altro, ha saputo ribattere.
Il direttore del Fatto ha fatto ricorso al suo solito sarcasmo quando si è messo a raccontare la storia a modo suo, con l'Europa bellicista e la Russia pacifista:
Insomma: il ritornello è sempre quello putiniano doc. La Russia vuole la pace, l'Europa la guerra.
E per questo Travaglio mette (o crede di farlo) alla berlina anche tutti gli altri giornali italiani:
Come dire: in che mondo vivono questi giornaloni? Di certo, non in quello russofono di Travaglio.
Non poteva poi mancare l'attacco quotidiano a Zelensky sui casi di corruzione che lo stesso Stato ucraino ha fatto venire fuori e punito.
Questo Travaglio non lo dice perché sarebbe costretto ad ammettere che l'Ucraina è una democrazia, con pesi e contrappesi del caso e con un potere che anche in tempo di guerra i magistrati tentano di tenere sotto controllo.
Il direttore del Fatto preferisce metterla così:
E se l'Ucraina è un Paese corrotto, non meno lo è l'Unione Europea. Sul caso Mogherini, Travaglio già è passato alle sentenze definitive:
Conclusione dell'Emilio Fede di Putin, come lo chiamano sui social:
Ma di certo non di lui stesso.