03 Dec, 2025 - 16:35

La scelta di Zelensky: seguire la linea di pace di Trump o affidarsi agli alleati europei

La scelta di Zelensky: seguire la linea di pace di Trump o affidarsi agli alleati europei

Il nuovo piano di pace proposto dagli Stati Uniti ha riaperto il confronto internazionale sul futuro dell’Ucraina. Tra negoziati complessi, divergenze strategiche e pressioni politiche, Volodymyr Zelensky si trova ora davanti a una scelta cruciale che potrebbe influenzare l’esito del conflitto e il ruolo dell’Ucraina nello scenario geopolitico globale.

Nuova diplomazia e tensioni sul piano USA

Il piano degli Stati Uniti, composto da 28 punti, ha aperto una nuova ondata di diplomazia. Dal nome e da alcuni punti ha richiamato immediatamente il piano di Trump per la pace a Gaza.

Gli alleati europei dell'Ucraina hanno considerato i termini del piano come una capitolazione del paese. I paesi europei non erano stati informati sul piano statunitense e hanno poi presentato una controproposta più ridotta e modificata del piano di Trump.

In seguito ai negoziati tra Stati Uniti e Ucraina, un piano di 20 punti ha preso forma. Il 2 dicembre l’inviato del presidente statunitense, Steve Witkoff, e il genero di Trump, Jared Kushner, si sono recati a Mosca per discutere la versione aggiornata del piano.

Molti analisti sostenevano già che l’incontro con il presidente russo, Vladimir Putin, non portasse a una soluzione. Infatti, anche se l'inviato presidenziale russo Kirill Dmitriev ha definito le circa cinque ore di colloqui come “produttive”. Non sembra esserci una soluzione immediata al conflitto tra Russia e Ucraina.

L’Europa e la sfida del negoziato

Nonostante i progressi, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si trova di fronte a una scelta: sostenere la posizione di Trump o affidarsi agli alleati europei.

Un futuro accordo è in continua evoluzione e gli alleati di Kiev sostengono una pace giusta per l'Ucraina. Respingono infatti il limite all'adesione dell'Ucraina alla NATO, i limiti al dispiegamento di truppe e armamenti, e resta anche la questione dell'integrità territoriale ucraina.

Anche se gli alleati europei sono tornati al tavolo con una propria controproposta, rimangono comunque ai margini del quadro principale.

Inoltre, è da ricordare che Putin ha definito le richieste dell'Europa sulla fine del conflitto “non accettabili per la Russia”, anche se non ha precisato a quali termini si riferisse.

È emerso dopo i colloqui del 2 dicembre che persiste ancora la spinosa questione dei territori ucraini occupati dalla Russia, che rappresentano circa il 19 per cento del paese.

Gli Stati Uniti continuano a premere per la fine del conflitto. Il rischio ora è di tornare al punto di partenza.

Queste divisioni diplomatiche pongono il presidente ucraino al centro di un dilemma cruciale.

I prossimi passi

Zelensky, intervenendo in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro irlandese Micheal Martin a Dublino, si è detto ottimista riguardo agli sforzi compiuti dagli Usa. Tuttavia, quando gli è stato chiesto se teme che Washington possa perdere interesse nel processo di negoziazione, ha affermato:

virgolette
Sì, ho paura. Se qualcuno dei nostri alleati è stanco, ho paura.

Il presidente ucraino è disposto nuovamente a incontrarsi con Trump per discutere il piano. Nel frattempo, gli ultimi aggiornamenti mettono nero su bianco che la strada è ancora lunga per trovare un accordo, soprattutto sulle questioni chiave.

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