Tutti uniti per battere il centrodestra. Questo è l'invito del segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, in occasione dell'assemblea nazionale del suo partito a Genova. Proprio il capoluogo della Regione Liguria è stato teatro di una delle vittorie più importanti del campo largo nel mese di maggio: Silvia Salis, candidata del centrosinistra unito, ha vinto le elezioni comunali tenutesi a pochi mesi dal tonfo al voto regionale che ha riconsegnato la Liguria nelle mani del centrodestra.
Subito dopo quelle disastrose regionali, Matteo Renzi aveva lanciato un appello: mai più divisi. A differenza della Liguria, dove a detta del leader di Italia Viva il M5S aveva imposto un veto, in Umbria e in Emilia-Romagna il centrosinistra unito è riuscito a trionfare. Il segretario di Italia Viva ha ribadito nel corso dell'assemblea nazionale del partito che non si può fare diversamente da quanto già messo in atto in Umbria, Emilia-Romagna e a Genova.
Questo vuol dire riaprire anche a Calenda? Poco prima delle elezioni nazionali del 2022, Renzi e Calenda avevano dato vita al Terzo Polo ma il progetto centrista è naufragato dopo una serie di incomprensioni tra i due leader. Acqua passata, a quanto pare: il segretario di Italia Viva non mette veti al suo ex alleato riaprendo di fatto le porte del campo largo ad Azione.
Uniti si vince. Questo, in soldoni, è quanto ha detto Renzi nel corso dell'assemblea nazionale del suo partito. Il leader di Italia Viva ha spiegato come il Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra e il Movimento Cinque Stelle siano parte fondamentale del centrosinistra ma che per vincere è necessaria anche la presenza dei riformisti: alle prossime elezioni nazionali e al più vicino appuntamento regionale sarà necessario procedere compatti.
Niente veti né esclusioni se si vuole battere il centrodestra guidato da Giorgia Meloni. Secondo i sondaggi più recenti, Fratelli d'Italia è il partito preferito dagli italiani: subito dopo si trovano il PD e il M5S.
Esiste un modello vincente capace di riportare il centrosinistra al governo del Paese? Il segretario di Italia Viva cita l'elezione di Silvia Salis a sindaca di Genova come unico modo per sconfiggere Meloni. Solo pochi mesi prima del voto nel capoluogo ligure, alle elezioni regionali i partiti riformisti sono stati "esclusi" dal campo largo per un diktat – pare – del Movimento Cinque Stelle: il risultato è stato la vittoria del centrodestra per una manciata di voti.
Da lì il centrosinistra ha cambiato passo. In Umbria ed Emilia-Romagna, il campo largo è stato capace di ottenere ottimi risultati e lo stesso a Genova – città amministrata per anni dal centrodestra – passata al centrosinistra "allargato".
Durante l'assemblea nazionale tenutasi a Genova, Matteo Renzi ha illustrato la visione di Italia Viva, definendola il partito impegnato a costruire quella che ha chiamato la "tenda riformista", ovvero uno spazio politico centrale, forte e determinante, che non miri solo a riequilibrare ma a incidere concretamente. Secondo Renzi, quando la sinistra assume una posizione troppo radicale, riesce sì a mobilitare le piazze, ma non a vincere le elezioni, come dimostrerebbe il caso della Liguria.
Per ottenere risultati elettorali concreti, ha affermato, serve una forza capace di fare la differenza al centro, e proprio questo è l'obiettivo che il suo partito si propone, insieme agli alleati della tenda riformista. Alla domanda se ci sia spazio anche per Azione in questo progetto, Renzi ha chiarito che non intendono porre veti a nessuno, pur riconoscendo che, talvolta, sono proprio loro a subirli.
Un passo in avanti importante dunque verso il suo ex alleato, Carlo Calenda. Non il primo però: durante l'evento "Due popoli, due Stati" tenutosi a Milano nel mese di giugno sia il leader di Italia Viva che quello di Azione si sono rincontrati per la manifestazione "in risposta" a quella di PD, M5S e AVS. Torna il Terzo Polo? Non è ancora detto ma i segnali lasciano ben sperare.
In diretta da Genova, il mio intervento all’Assemblea nazionale 013 di Italia Viva https://t.co/IigFWVNgSl
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 5, 2025