04 Jul, 2025 - 21:40

Dazi e guerra in Ucraina, Meloni ha parlato con Trump: ecco cosa ha deciso il presidente degli Usa

Dazi e guerra in Ucraina, Meloni ha parlato con Trump: ecco cosa ha deciso il presidente degli Usa

Dazi, guerra in Ucraina e qualche rapido accenno alle riforme e a una possibile nuova legge sulla cittadinanza. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato oggi, 4 luglio 2025, in collegamento con il Forum in Masseria, organizzato da Bruno Vespa con Comin & Partners. Nel corso del suo intervento, la premier ha svelato le intenzioni del presidente statunitense Donald Trump sulla guerra in Ucraina e il sostegno che continuerà a fornire a Kiev, al di là di alcune dichiarazioni che vedrebbero Washington lontana dalla causa ucraina.

E sui dazi? Resta, in un certo qual modo, un alone di mistero sulle possibili sanzioni che il presidente degli Stati Uniti vorrebbe infliggere all'Unione Europea. Forse, dopo la fine del conflitto in Ucraina, potrebbero esserci novità anche su questo fronte. La presidente del Consiglio è soddisfatta del dialogo che si è costruito negli ultimi sette mesi con la Casa Bianca e che potrebbe giovare all'Italia nei prossimi anni.

Poco spazio, poi, alle riforme e alla possibile legge sulla cittadinanza. Per quanto riguarda il primo argomento, Meloni spiega che le riforme promesse all'elettorato nel 2022 stanno seguendo il loro iter e ci vorrà ancora del tempo: ne è dimostrazione quello che sta accadendo con la riforma della giustizia. La premier resta inflessibile sulla cittadinanza: al momento, spiega Meloni, non servirebbe.

Meloni ha sentito Trump: cosa si sono detti?

No, gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi a Kiev. A dirlo è la premier Giorgia Meloni nel corso del suo intervento in video collegamento con il Forum in Masseria. Stando alle parole della presidente del Consiglio, il presidente statunitense Donald Trump avrebbe solo rivisto la decisione di fornire specifiche componenti.

Ora, spiega Meloni, è necessario che anche la Russia si dimostri volenterosa di portare avanti un discorso di pace. L'Ucraina, secondo la presidente del Consiglio, si sarebbe impegnata al massimo per la ricerca di una soluzione diplomatica mentre Mosca è ben lontana dal voler scendere a compromessi. Ora la priorità è rafforzare le sanzioni verso la Russia e continuare a fornire armi all'Ucraina, spiega Meloni.

E sui dazi? Mistero. La premier non si sbilancia sui dazi che Donald Trump vuole imporre all'Ue e spera solo che nel tempo il presidente degli Usa possa cambiare idea, magari una volta trovate soluzioni ai conflitti in corso in Medio Oriente e nell'Est Europa. Da parte italiana, spiega la premier, c'è stato un lavoro costante per mantenere un ottimo rapporto con la Casa Bianca.

Le riforme: a che punto siamo

Tanta attesa per le riforme promesse dal governo Meloni a inizio legislatura. Dopo l'approvazione del dl Sicurezza, considerabile a tutti gli effetti uno dei punti del programma, c'è grande attenzione sul destino delle riforme del premierato e della giustizia. Proprio quest'ultima, di recente, ha incassato l'ok di Palazzo Madama.

L'iter, tuttavia, è ancora lungo e non si esclude che si possa passare, a detta del Guardasigilli Carlo Nordio, per un referendum costituzionale. Meloni, tuttavia, non sembra spaventata da questa eventualità.

Il "no" alla cittadinanza

Meloni delude Forza Italia, ancora una volta. Il partito azzurro da tempo spinge per una riforma della cittadinanza che possa arrivare a creare una legge più moderna rispetto a quella in vigore da più di trent'anni, incapace di disciplinare le nuove ondate migratorie verso il nostro Paese. Meloni, tuttavia, sembra molto poco interessata all'argomento in quanto non rientra nel programma del governo.

Già nel corso della festa dei venticinque anni dalla fondazione di Libero Quotidiano, qualche settimana fa, la premier si è detta contraria. Una contrarietà che ribadisce anche nel corso dell'evento nel quale ha parlato oggi.

Riassunto in tre punti

  • Giorgia Meloni conferma l’impegno statunitense a favore di Kiev, rassicura sul dialogo con Trump e ribadisce la necessità di sanzioni alla Russia.
  • Nessuna apertura concreta sui dazi USA all’UE, ma fiducia nei rapporti bilaterali con la Casa Bianca.
  • Le riforme costituzionali avanzano lentamente; Meloni si oppone a ogni ipotesi di modifica della legge sulla cittadinanza.
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