03 Jul, 2025 - 20:58

Le telefonate (ormai regolari) tra Trump e Putin: la linea è aperta ma la pace non risponde

Le telefonate (ormai regolari) tra Trump e Putin: la linea è aperta ma la pace non risponde

Negli ultimi mesi, la diplomazia tra Stati Uniti e Russia si è intensificata con frequenti conversazioni telefoniche tra il presidente americano, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin. Al centro dei colloqui c’è soprattutto la guerra in Ucraina, che prosegue senza una soluzione concreta, nonostante i segnali di apertura.

Il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha dato una nuova spinta ai contatti bilaterali, ma il percorso verso la pace sembra ancora lungo e tortuoso. Intanto, le questioni mediorientali e la situazione globale continuano ad alimentare il confronto tra le due potenze.

Telefonate frequenti ma la pace resta lontana

Il presidente americano Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno avuto, il 3 luglio, una conversazione telefonica.

Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, il 21 gennaio, i due leader sembrano avere interesse a ricucire i rapporti tra Washington e Mosca.

Si tratta della sesta telefonata quest'anno. La precedente chiamata tra i due leader risale al 14 giugno, all'indomani dell'attacco israeliano contro l'Iran.

La conversazione del 3 luglio è avvenuta il giorno dopo che il Pentagono ha deciso di sospendere la spedizione di alcune armi verso l'Ucraina.

Con l'inizio del secondo mandato di Trump, l’amministrazione americana punta a porre fine alla guerra. L’obiettivo iniziale del presidente era il raggiungimento rapido di un accordo ma a mesi di distanza gli sforzi diplomatici sembrano essere in un punto di stallo.

L’agenzia russa Tass, con riferimento al consigliere del presidente russo, Yuri Ushakov, ha riportato i punti principali della conversazione.

Trump e Putin: il nodo Ucraina e le divergenze

Trump e Putin hanno parlato circa un’ora.

I due leader hanno affrontato la questione della guerra in Ucraina e la situazione in Medio Oriente.

Il presidente americano ha nuovamente sollevato la necessità di porre fine al conflitto che dura ormai da oltre tre anni.

Putin ha ribadito la disponibilità a proseguire i colloqui con Kiev ma ha anche affermato che Mosca non rinuncerà ai suoi obiettivi strategici, in particolare all’eliminazione delle cosiddette “cause profonde” del conflitto.

Per Mosca, le cause profonde della guerra in Ucraina risiedono principalmente nella crescente minaccia rappresentata dall'espansione della NATO verso i confini russi, considerata una violazione delle garanzie di sicurezza richieste dalla Russia. L'Ucraina, secondo il Cremlino, avrebbe dovuto restare un Paese neutrale, come garanzia di equilibrio regionale. A questo si aggiunge la richiesta russa di riconoscimento delle conquiste territoriali, ovvero l’accettazione formale delle aree ucraine occupate.

Secondo quanto riferito, Trump e Putin non hanno parlato della sospensione degli aiuti militari verso l'Ucraina.

I funzionari russi e ucraini hanno avuto colloqui diretti per la prima volta il 16 maggio e successivamente il 2 giugno a Istanbul, in Turchia. Anche se questi incontri hanno rappresentato un punto di svolta, persistono ancora profonde divergenze tra le parti.

In assenza di una data per un nuovo incontro, emerge che i colloqui proseguiranno in forma diretta. Tuttavia, una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina sembra ancora lontana.

Allo stesso tempo, però, Trump e Putin continuano a mantenere un contatto costante e, per ora, sembrano determinati a tenere aperti i canali di comunicazione. Non è stata ancora calendarizzata una data per un incontro faccia a faccia tra i due leader.

Le altre crisi sul tavolo

Trump e Putin, riferisce la Tass, hanno discusso anche della situazione relativa all’Iran, alla Siria e all'intera regione del Medio Oriente.

Su questo punto, Putin ha sottolineato l’importanza di risolvere la questione del Medio Oriente attraverso mezzi diplomatici.

Nonostante le numerose telefonate tra Trump e Putin, la strada verso una pace duratura in Ucraina resta ancora lontana. Tuttavia, il dialogo costante tra i due leader lascia aperto uno spiraglio per future soluzioni diplomatiche.

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