“Quanti palestinesi dovranno ancora morire prima che tu la smetta?”.
È questa la domanda, semplice e quasi scontata, che in questi mesi, settimane, giorni tutti vorrebbero fare al leader israeliano Benjamin Netanyahu: quanti bambini, donne, anziani, uomini dovranno ancora morire prima che si metta fine alla carneficina in corso?
Sta facendo molto discutere il post pubblicato in queste ore su Instagram dal pluripremiato regista italiano, Nanni Moretti, che chiede al leader di Israele cosa occorra affinché decida di fermarsi.
È la domanda che, probabilmente, i leader mondiali gli hanno posto ripetutamente in questi quasi due anni di guerra a Gaza e la cui risposta nessuno conosce davvero, o, ha avuto il coraggio di rendere nota.
Con il suo post, Nanni Moretti dà voce a un’indignazione diffusa, che divide le piazze, genera violenza e scuote il Parlamento. La scorsa settimana alla Camera dei Deputati sono state votate le risoluzioni per Gaza in un clima di forte tensione tra maggioranza e opposizione. Giovedì 29 maggio 2025, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riferirà alle Camere sulle iniziative del governo sulla situazione in Medioriente.
Una foto del premier israeliano Benjamin Netanyahu e in sovrimpressione la domanda delle domande:
Il regista italiano ha deciso di intervenire per la prima volta sul conflitto a Gaza rivolgendosi direttamente al primo ministro di Israele. Poche parole, una domanda diretta che racchiude il pensiero di tanti. Il post come prevedibile ha raccolto consensi, ma anche critiche. Tanti sono stati i commenti contrari e le polemiche per una questione che continua a dividere l’occidente.
È la prima volta che Nanni Moretti interviene pubblicamente sul conflitto tra israeliani e palestinesi, dopo i recenti problemi di salute. Nei mesi scorsi, infatti, il regista e attore romano, è stato operato al cuore dopo un infarto.
In settimana il governo italiano riferirà alle Camere sulle iniziative per la crisi in Medioriente.
A intervenire sarà il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. La tensione, in Italia, come nel resto del mondo è altissima e l’informativa alle Camere si preannuncia infuocata, come lo è stata la scorsa settimana la discussione sulle mozioni di maggioranza e opposizione.
In quell'occasione, il leader di Avs, Angelo Bonelli, ha letto i nomi di tutti i bambini morti a Gaza dall’inizio della guerra. L’opposizione chiede all’esecutivo di Giorgia Meloni di prendere una posizione di condanna netta di Israele e di riconoscere lo Stato di Palestina. La posizione del governo, impegnato nelle sedi diplomatiche per ottenere il cessate il fuoco e lo sblocco degli aiuti umanitari, resta quella dei ‘due popoli, due Stati’.
È salito a 33 morti, intanto, il bilancio dell’ultimo bombardamento israeliano che ha colpito una scuola a Gaza City. Lo ha riferito la protezione civile del territorio palestinese, secondo la quale la struttura ospitava sfollati. L'esercito israeliano sostiene invece che l'edificio fosse un centro di comando utilizzato da Hamas e dalla Jihad Islamica.