22 May, 2025 - 15:15

Altro che Meloni e Schlein: il M5s "piace" di nuovo. Ecco chi sta davvero crescendo nei sondaggi politici

Altro che Meloni e Schlein: il M5s "piace" di nuovo. Ecco chi sta davvero crescendo nei sondaggi politici

Continua il periodo negativo del PD che sembra non riuscire a riconquistare la fiducia degli elettori del centrosinistra. Leggera flessione anche per Fratelli d’Italia che, però, continua a veleggiare con il vento in poppa. L’unico partito che cresce in maniera incisiva è il Movimento 5 Stelle, che compie un deciso passo avanti e accorcia le distanze con il partito di Elly Schlein.

Sono queste le principali novità della Supermedia Youtrend di questa settimana, l’ultima prima dello stop sulla diffusione dei sondaggi per i referendum dell’8 e 9 giugno.

I risultati di oggi – giovedì 22 maggio – sono relativi ai sondaggi condotti dall’8 al 21 maggio. Nello specifico la media riguarda le seguenti indagini: Demos (data di pubblicazione: 17 maggio), Eumetra (15 maggio), Noto (13 maggio), SWG (12 e 19 maggio) e Tecnè (16 maggio).

Vediamo, allora, chi sale e chi scende questa settimana nel gradimento degli elettori.

Sondaggi: il Pd diviso spaventa, mentre il M5S “piace” di nuovo

Balzo del M5S, l’unico che sembra godere di buona salute nel campo largo. Complice la comunicazione aggressiva su temi come ‘no al riarmo’, guerra in Medioriente e sanità, il partito di Giuseppe Conte, questa settimana, fa un balzo dello 0,7%, attestandosi al 12,5% e tenendo a galla il centrosinistra insieme a Alleanza Verdi e Sinistra. Il partito di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni – protagonisti anche ieri alla Camera dei Deputati durante la discussione sulle mozioni sulla guerra a Gaza – guadata qualcosina restando solo il 6% (6,3%).

Perde ancora, seppur solo lo 0,1%, il Partito Democratico di Elly Schlein che è bloccato al 22% da settimane. A preoccupare il Nazareno è l’incapacità di invertire la tendenza. A pesare sul giudizio degli elettori probabilmente è l’immagine di un partito diviso su temi importanti come il riarmo e i referendum. Le recenti dichiarazioni di importanti esponenti dem sul Jobs Act hanno dato l’immagine di una divisione profonda tra le diverse anime democratiche.

Sale all’1,8% +Europa del segretario Riccardo Magi.

L’effetto referendum non giova alla destra: tutti con il segno meno

Fratelli d’Italia resta il “partito più amato dagli italiani" attestandosi anche questa settimana stabilmente al 30% (-01%). Perdono qualcosa gli altri due partiti di maggioranza: FI scende al 9% (-0,2%) e la Lega all’8,7%. L’invito al non voto ai referendum dell’8 e 9 giugno sembra non aver giovato al centrodestra che questa settimana fa registrare solo segni negativi, eccetto che per Noi Moderati – unico partito a essersi dissociato alla campagna per l’astensionismo – che guadagna lo 0,1% arrivando al 1,1%.

Nel terzo polo continua a crescere Azione di Carlo Calenda, che sale al 3,5% (+0,2%), mentre perde ancora Italia Viva di Matteo Renzi che scende al 2,5%.

Chi vincerebbe se si votasse oggi?

Se si votasse oggi, con le stesse coalizioni del 2022, il centrodestra si confermerebbe a Palazzo Chigi con il 48,7% (-2%). Male il centrodestra che raggiungerebbe appena il 30,1%, quanto il solo partito di Giorgia Meloni. Il Terzo Polo con il 5,9% resterebbe stabile, mentre il Movimento 5 Stelle (che nel 2022 corse in solitaria) con il 12,5% farebbe registrare un (+0,7%).

Se, invece, sommassimo le percentuali del cosiddetto campo largo, la coalizione di centrosinistra raggiungerebbe il 38,8% (Pd, M5S e Avs). Ancora troppo poco per battere la corazzata Meloni.

Sondaggi politici 22 maggio 2025 in sintesi:

  1. Calo del PD e crescita del M5S: Il PD continua a soffrire, restando fermo al 22%, a causa delle divisioni interne su temi cruciali. Al contrario, il M5S guadagna consensi, salendo al 12,5%, grazie a una comunicazione incisiva su temi come il "no al riarmo" e la guerra in Medio Oriente.
  2. Difficoltà della destra: Nonostante Fratelli d’Italia resti il partito più popolare, perdono terreno FI e Lega, scendendo rispettivamente al 9% e 8,7%. La campagna per l'astensione ai referendum non ha avuto effetti positivi per il centrodestra.
  3. Scenario elettorale attuale: Se si votasse oggi, il centrodestra (48,7%) vincerebbe ancora, con Fratelli d’Italia che domina. Il centrosinistra, con il 38,8% (somma di PD, M5S e Avs), sarebbe ancora lontano dal superare la coalizione di Meloni.

 

 

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