08 May, 2025 - 12:50

Liliana Resinovich e il giallo della frattura, la famiglia: “Un depistaggio, picchiata e uccisa”

Liliana Resinovich e il giallo della frattura, la famiglia: “Un depistaggio, picchiata e uccisa”

“Non serve usare il condizionale: non è che io potrei aver procurato quella frattura sulla vertebra di Liliana Resinovich, io sono certo di averla procurata”.

Giacomo Molinari, preparatore anatomico dell’ospedale di Cattinara-Trieste, ne è convinto. Intervistato dal quotidiano Il Piccolo, ha spiegato anche di aver sentito "il rumore tipico di un osso che si frattura". Dichiarazioni che rischiano di mettere in discussione alcuni degli elementi emersi finora sulla morte della donna.

La famiglia della 63enne, scomparsa il 14 dicembre del 2021 e trovata cadavere il 5 gennaio del 2022, però, non ci sta.

"Vergognoso che una persona venga a dire questo dopo tre anni e mezzo, perché si è comportato così?” ha dichiarato Sergio, il fratello di Liliana Resinovich, nella puntata di Chi l'ha visto? andata in onda mercoledì 7 maggio 2025. 

Mistero sulla frattura di Liliana Resinovich: cos'ha detto il preparatore anatomico alla Procura

Molinari ha inviato una memoria dettagliata nei giorni scorsi alla Procura, spiegando cosa sarebbe accaduto l'11 gennaio 2022 durante la prima autopsia sul corpo di Liliana Resinovich.

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Affinché il medico potesse ispezionare bene l’area di collo e spalle, per capire se ci fossero segni di violenza ho sistemato a livello dorsale, dietro le spalle per capirci, un presidio particolare. Il capo della donna a quel punto era proteso all’indietro

ha raccontato il tecnico nell'intervista a Il Piccolo. Quindi, per capire se sui tessuti della donna ci fossero segni attribuibili a terzi, 

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ho dovuto far fare una manovra di iperestensione del collo, trainando in senso posteriore il tratto cervicale.

Questo, secondo la sua testimonianza, avrebbe provocato la frattura della vertebra T2, rilevata nella consulenza dell'antropologa Cristina Cattaneo. Molinari ha poi aggiunto di aver sentito il "rumore tipico" dell'osso fratturato.

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Tengo a precisare che quella frattura non è stata causata da un errore della procedura, capita spesso in maniera involontaria quando si attua un’iperestensione del collo. Come dicevo è una manovra necessaria per consentire al medico di visionare bene quell’area

ha poi aggiunto. Sottolineando come questo fenomeno si sia verificato anche in altre occasioni: il rischio sarebbe maggiore nelle persone anziane, con la perdita di elasticità della pelle.

I dubbi della famiglia di Liliana a Chi l'ha visto?

Sergio Resinovich e Silvia Radin, rispettivamente fratello e cugina della vittima, si battono da oltre tre anni per arrivare alla verità. Nella puntata del 7 maggio di Chi l'ha visto? hanno espresso i propri dubbi in merito alle dichiarazioni del tecnico dell'obitorio.

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Credo che tutte queste cose che stanno emergendo servano solo a depistare, creare confusione. Gli inquirenti di oggi hanno bisogno di serenità per lavorare, non di nuove ombre che vengono fuori ogni giorno. Liliana è stata uccisa e brutalmente picchiata, il resto non ci interessa. Vogliamo sapere chi è stato

ha spiegato Radin. Ribadendo che, secondo lei, ci sono dei "segreti" che qualcuno vuole continuare a coprire.

D'accordo anche il fratello Sergio: "Erano presenti lesioni sul viso, inferte da una terza persona: noi dobbiamo trovare chi ha bastonato in quel modo mia sorella".

Il parere dell'esperto

Durante la trasmissione è intervenuto anche il professor Vittorio Fineschi, consulente della famiglia di Liliana Resinovich. Secondo il medico, per produrre una frattura del genere è necessaria "una forza notevole", oltre che essere caduto da una certa altezza con violenza, urtando il pavimento.

"Si assume delle responsabilità moto grandi gratuitamente" ha sottolineato l'esperto.

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Dopo quattromila autopsie non ho mai visto una frattura da bara e mi sembra un modo puerile di affrontare un caso in cui c’è la morte di una donna

ha quindi spiegato. 

La frattura, stando a quanto emerso dalla consulenza della Cattaneo, sarebbe stata già presente e visibile dalla Tac effettuata sul cadavere dopo il ritrovamento, ma nessuno se ne sarebbe accorto.

Liliana Resinovich, le ultimissime notizie in tre punti

  • Giacomo Molinari, preparatore anatomico, afferma di aver causato lui la frattura alla vertebra T2 di Liliana Resinovich durante l'autopsia, tramite una manovra di iperestensione del collo, ritenuta necessaria per ispezionare eventuali segni di violenza.
  • La famiglia di Liliana contesta duramente queste dichiarazioni, accusando Molinari di voler creare confusione e sostenendo che la donna sia stata uccisa e picchiata da una terza persona, come dimostrerebbero anche altre lesioni riscontrate.
  • Il professor Fineschi, consulente della famiglia, ritiene la versione di Molinari poco credibile, affermando che una frattura del genere richieda una forza significativa e di non aver mai riscontrato una frattura simile in obitorio in migliaia di autopsie.
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