Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Badr Rouaji e Taha Bennani, i due ragazzi di origine marocchina fermati per l'omicidio di Lorenzo Cristea, 20 anni, accoltellato fuori dalla discoteca "Baita al lago" di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, tra sabato 3 e domenica 4 maggio 2025. Per entrambi è stata disposta la misura cautelare in carcere. Ecco chi sono e cosa sappiamo finora dell'accaduto.
Badr Rouaji, 19 anni, è stato il primo a essere arrestato. Nato a Montebelluna, ha la cittadinanza italiana ed è iscritto all'ultimo anno di un istituto alberghiero. Gli amici lo chiamano "bad", "cattivo", un diminutivo che rifletterebbe il suo atteggiamento da bullo.
In passato, sarebbe finito più volte nei guai, ma la sua fedina penale risulta - ad oggi - pulita. Taha Bennani, 21 anni, è originario del Marocco. Si troverebbe in Italia come richiedente asilo. Al momento non è noto se abbia precedenti.
Entrambi, durante l'interrogatorio per la convalida del fermo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi sono accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, tentato omicidio, lesioni personali aggravate, rissa aggravata e porto di oggetti atti ad offendere.
Secondo le ricostruzioni, erano insieme quando, nel parcheggio della discoteca "Baita al lago" di Castelfranco Veneto, hanno accoltellato Lorenzo Cristea, morto dopo il ricovero per le gravi ferite riportate, e altri tre giovani.
Pare che già all'interno del locale si fossero scontrati con il gruppo della vittima, per questioni banali, forse un malinteso su un tavolo. I due, a un certo punto della serata, sarebbero stati allontanati dai buttafuori. È in quel momento che avrebbero deciso di "vendicarsi", aspettando i ragazzi all'uscita.
Tra le due comitive è scoppiata una rissa, poi sono spuntati i due coltelli e ha avuto inizio il tragico epilogo, ripreso in un video della durata di circa due minuti da un testimone che lo ha poi consegnato spontaneamente agli inquirenti. Un elemento considerato fondamentale, insieme al racconto di altri presenti, per fare luce sull'accaduto.
Sette sono stati iscritti nel registro degli indagati per rissa aggravata. Tutti, secondo fonti locali, si trovavano in uno stato di alterazione dovuto all'alcol o all'assunzione di sostanze stupefacenti.
Il servizio di Antennatre - 5 maggio 2025.
Oltre a Cristea, Rouaji e Bennani hanno colpito anche Alessandro Bortolami, 19enne di Zero Branco. Sarebbero stati gli amici a portarli in ospedale, caricandoli in auto subito dopo l'aggressione. Il primo è morto poco dopo il suo arrivo; Bortolami è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e, dopo giorni di lotta tra la vita e la morte, è stato infine dichiarato fuori pericolo.
La vicenda ha profondamente scosso la comunità locale. "È una situazione tristissima", ha dichiarato nei giorni scorsi Antonella Zoggia, sindaca di Trebaseleghe, dove Cristea viveva con la famiglia, che ora chiede giustizia. Il padre, Vasile, ha fatto sapere di voler incontrare i presunti assassini del figlio, per "fargli capire tutto il dolore che hanno provocato".
Nel frattempo, sui social, sono apparsi decine di messaggi di cordoglio. "Quello che è successo è scioccante", scrive qualcuno. In molti esprimono sdegno, incredulità, rabbia per l'ennesima vita spezzata per futili motivi. Come nel caso di Riccardo Claris, accoltellato a Bergamo durante una lite tra gruppi. In carcere è finito Jacopo De Simone. "Ho preso il coltello per difendere mio fratello", ha detto il giovane al gip.