Washington ottiene accesso ai minerali di terre rare mentre Kiev riceve un fondo per la ricostruzione. Un'intesa economica che punta anche a rilanciare i rapporti politici tra Ucraina e Stati Uniti dopo mesi di tensioni.
L'Ucraina e gli Stati Uniti hanno firmato, il 30 aprile, un accordo atteso da tempo sui minerali ucraini. L'intesa era stata promossa dall'amministrazione del presidente americano, Donald Trump, sin dal suo ritorno alla Casa Bianca il 20 gennaio.
La firma è arrivata dopo settimane di trattative tra Washington e Kiev, in un clima diplomatico tutt’altro che disteso. Questo periodo è stato segnato anche da un acceso confronto tra Trump e Volodymyr Zelensky, avvenuto lo scorso febbraio nello Studio Ovale.
Durante quell'incontro, i due leader avrebbero dovuto concludere e firmare l’intesa, ma la tensione è salita quando il presidente e i funzionari americani hanno accusato Zelensky di non mostrare sufficiente gratitudine per il continuo sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina.
La crisi diplomatica che ne è seguita ha portato Washington a sospendere temporaneamente gli aiuti militari e i servizi d’intelligence destinati a Kiev. La firma finale dell’accordo rappresenta ora un segnale di riavvicinamento e cooperazione strategica tra i due paesi.
"Questo accordo segnala chiaramente alla Russia che l'amministrazione Trump è impegnata in un processo di pace incentrato su un'Ucraina libera, sovrana e prospera nel lungo termine", ha affermato il Segretario del Dipartimento del Tesoro, Scott Bessent, in una dichiarazione.
Il conflitto tra Russia e Ucraina prosegue da oltre tre anni e l’amministrazione americana, sotto la guida di Trump, ha posto come priorità la fine della guerra. Sebbene il presidente abbia più volte dichiarato di voler raggiungere una pace in tempi brevi, da settimane proseguono intensi colloqui tra i funzionari americani e le parti coinvolte nel conflitto. L’accordo sui minerali arriva pochi giorni dopo l'incontro faccia a faccia tra Trump e Zelensky a San Pietro, in occasione dei funerali di Papa Francesco.
L’intesa non solo rilancia la cooperazione economica, ma rappresenta anche un ulteriore pilastro per ricucire i rapporti tra Washington e Kiev, dopo mesi di tensioni.
L'"accordo di partenariato economico" prevede di consentire a Washington di accedere ai minerali di terre rare dell'Ucraina. In cambio, verrà istituito un fondo di investimento nel Paese.
Il "Fondo di Investimento per la Ricostruzione" sarà gestito congiuntamente da Kiev e Washington, con contributi da entrambe le parti.
Il Ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio dell'Ucraina, Julija Svyrydenko, ha illustrato i punti salienti dell’accordo. Il fondo, strutturato su base paritaria (50/50), sarà alimentato esclusivamente attraverso i proventi delle nuove licenze rilasciate per progetti nei settori minerario, petrolifero e del gas.
???? Ключові положення Угоди — коротко:
— Yulia Svyrydenko (@Svyrydenko_Y) April 30, 2025
1. Повна власність і контроль залишаються за Україною.
Всі ресурси на нашій території та в територіальних водах належать Україні. pic.twitter.com/u6JGk8bzOZ
Il governo ucraino ha precisato che il sottosuolo e le risorse naturali restano pienamente di proprietà dell’Ucraina, e che l’intesa non comporta né debiti né modifiche nei processi di privatizzazione o nella gestione delle aziende statali. Inoltre, i profitti generati dal fondo non saranno soggetti a tassazione in nessuno dei due Paesi.
Secondo Kiev, l’accordo non ostacolerà il percorso di adesione all’Unione europea e rafforzerà la cooperazione con gli Stati Uniti anche nel campo della sicurezza, attraverso nuovi aiuti, come sistemi di difesa aerea.
"Ci aspettiamo che per i primi 10 anni gli utili e i ricavi del fondo non verranno distribuiti, ma potranno essere investiti solo in Ucraina, in nuovi progetti o nella ricostruzione. Queste condizioni saranno discusse più avanti", ha aggiunto Svyrydenko. Il testo non comporterebbe le garanzie di sicurezza chieste più volte dalla leadership ucraina.