La guerra in Ucraina potrebbe essere vicina a una svolta diplomatica? Il presidente degli Usa, Donald Trump, ha rivelato di aver avuto una telefonata con Vladimir Putin per discutere di una possibile fine del conflitto. Intanto, il vicepresidente JD Vance incontrerà Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in un momento cruciale per il futuro degli aiuti americani a Kiev. Mentre la diplomazia si muove, sul campo di battaglia gli scontri tra Russia e Ucraina proseguono senza sosta.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di aver avuto una telefonata con il presidente russo, Vladimir Putin per discutere degli sforzi volti a porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha riportato in esclusiva il New York Post. Il conflitto, iniziato nel 2022, si avvicina ormai al terzo anno di combattimenti.
Durante la campagna elettorale, Trump ha sostenuto che il conflitto "non sarebbe mai accaduto" se fosse stato lui il presidente in quel periodo. Ha inoltre rimproverato Joe Biden, definendolo “un imbarazzo per la nostra nazione. Un imbarazzo totale”.
Trump ha affermato più volte che il suo obiettivo è porre fine alla guerra in tempi brevi e ha ricordato di aver sempre avuto “buoni rapporti con Putin”. Sebbene non sia stata annunciata ufficialmente una tabella di marcia per un possibile accordo di pace, l’amministrazione Trump sta portando avanti la propria agenda diplomatica.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato alla Cnn di "non poter né confermare né smentire questa notizia".
Il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, incontrerà la prossima settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco per discutere il sostegno statunitense e la cooperazione strategica tra i due Paesi. L’incontro avverrà in un momento cruciale per l’Ucraina, mentre l’amministrazione Trump valuta nuove condizioni per gli aiuti a Kiev.
Trump ha recentemente dichiarato di voler negoziare un accordo che garantisca agli Stati Uniti l’accesso alle terre rare ucraine in cambio del continuo supporto economico e militare. Zelensky non ha escluso la possibilità di un’intesa, ma ha ribadito la necessità di ottenere garanzie di sicurezza da parte degli alleati occidentali.
Anche Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per l’Ucraina, parteciperà alla conferenza. Nel frattempo, il capo di stato maggiore ucraino, Andriy Yermak, ha affermato che la delegazione ucraina illustrerà la propria posizione sulla fine del conflitto e sulla strategia per ottenere una "pace duratura e sostenibile".
Mentre continua l'offensiva russa nell'Ucraina meridionale, Kiev ha lanciato una nuova incursione nella regione russa di Kursk. Mosca ha successivamente dichiarato che l'attacco ucraino è stato respinto con successo. L’incursione è avvenuta sei mesi dopo l'offensiva condotta nell'agosto 2024, con l’obiettivo di creare una zona cuscinetto e costringere la Russia a negoziare una pace tramite azioni militari dirette.
Alla fine del 2024, la Corea del Nord ha inviato circa 11mila soldati nella regione di Kursk. La decisione è arrivata dopo che il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente russo hanno siglato un accordo di difesa reciproca, consolidando ulteriormente la loro alleanza storica.
Le mosse dell’amministrazione Trump suggeriscono un tentativo di ridefinire l’approccio statunitense alla guerra in Ucraina, puntando su negoziati diretti con Mosca e nuove condizioni per il sostegno a Kiev. Tuttavia, resta da vedere se questi sforzi diplomatici riusciranno a produrre risultati concreti o se il conflitto continuerà a essere deciso principalmente sul campo di battaglia. La Conferenza di Monaco potrebbe fornire ulteriori indicazioni sul futuro degli equilibri internazionali e sul ruolo degli Stati Uniti nella ricerca della pace.