08 Feb, 2025 - 17:00

Atalanta devastante al Bentegodi: il Verona conferma la peggior difesa

Atalanta devastante al Bentegodi: il Verona conferma la peggior difesa

L'Atalanta si fa perdonare le ultime due prestazioni mediocri tra campionato e Coppa Italia (1-1 in casa contro il Torino e 0-1 contro il Bologna in coppa) e asfalta il Verona al Bentegodi. I nerazzurri vogliono dimostrare che la pratica scudetto non è ancora chiusa e, in attesa di Napoli e Inter, ora la Dea si porta a 50 punti, a un punto dall'Inter e a 4 dai partenopei.

Una partita da incubo per i padroni di casa, che da subito non riescono a contrastare la supremazia degli avversari: dopo circa 20 minuti di studio, l'Atalanta inizia a mostrare a pieno tutte le sue qualità e non ce n'è per nessuno. I gialloblù non riescono a stare al passo con gli uomini di Gasperini, che in tre minuti, al 25°, si portano già sul 2-0 e annichiliscono Zanetti.

Verona-Atalanta 0-5: dominio puro per Gasperini

Ancora una volta il tecnico della Dea dimostra di saper inculcare alla sua squadra le giuste motivazioni per uscire alla grande dai momenti di difficoltà: ebbene, l'Atalanta non solo ha mostrato una reazione, ma è ritornata a macinare gioco, senza mostrare il fianco a un Verona che ha iniziato bene il match, ma non è mai riuscito a rendersi pericoloso.

Solidità difensiva e offensiva per i nerazzurri, che non sono terzi per caso e non hanno alcuna intenzione di cedere il passo alle altre due concorrenti per lo scudetto. La proprietà Percassi vuole un altro trofeo e ha le carte in regola per provarci fino alla fine.

Sorride l'Atalanta, sorride la Nazionale

La Bergamasca ha una garanzia, e si chiama Mateo Retegui, un giocatore scoperto per caso dopo l'infortunio di Gianluca Scamacca, ma di cui adesso Gasperini non può fare proprio a meno. L'argentino naturalizzato italiano segna anche con le unghie e al Bentegodi ne fa quattro, letteralmente demolendo la difesa del Verona.

Il sudamericano conferma un trend curioso verificatosi negli ultimi anni in Serie A: gli ultimi poker nel nostro campionato sono stati realizzati solo da argentini. Da Lautaro Martinez a Icardi, passando per il novello atalantino, che sta dimostrando tantissimo tra le fila dei nerazzurri.

Spalletti si sfrega le mani, perché forse la Nazionale italiana può aver ritrovato un numero nove che mancava da tempo. Retegui segna in tutte le competizioni e ha dimostrato più volte il salto di qualità rispetto alla categoria in cui militava, a livello di risultati, nel Genoa.

Un Verona fragile

La squadra di Zanetti ha mostrato un po' di orgoglio solo nel finale di partita, quando, attraverso l'aiuto di Mosquera, ha provato quantomeno ad accorciare le distanze, anche se invano. L'Atalanta deve ringraziare anche l'ottimo Rui Patricio, che sostituisce un Carnesecchi ancora acciaccato. Il portoghese para tutto negli ultimi venti minuti e mantiene la porta inviolata.

Il Verona non aveva certamente l'obbligo di vincere in un match che sarebbe stato complicato a prescindere, ma ha mostrato più volte fragilità difensive troppo evidenti: al momento i gialloblù confermano di avere la difesa peggiore della Serie A, con ben 53 gol subiti, e anche la peggiore differenza reti (-27), che precedentemente apparteneva al Lecce di Giampaolo.

A salvare i veneti c'è la vittoria fondamentale trovata sul campo del Monza nella scorsa giornata; vittoria che ha fatto rifiatare gli uomini di Zanetti che, al netto di sorprese in questa 24ª giornata, possono rimanere ancora a galla almeno fino alla prossima settimana. Il calendario del Verona nelle prossime tre giornate è da incubo, e i veneti devono sperare in un'impresa se vogliono raccogliere qualche punto: la prossima sarà a San Siro contro il Milan, poi arriva la Fiorentina in casa e, infine, la Juventus di Motta.

 

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Luca Liaci
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