Dopo aver criticato a lungo le organizzazioni internazionali, Milei ha deciso di ritirare il paese dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), accusandola di aver gestito in modo discutibile la pandemia di coronavirus e di imporre direttive che limitano la sovranità nazionale. La mossa si inserisce in un quadro più ampio di cambiamenti radicali che sta adottando la destra mondiale.
Il presidente argentino, Javier Milei, ha annunciato, il 5 febbraio, che il paese sudamericano abbandonerà l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La dichiarazione è arrivata dal portavoce di Milei, Manuel Adorni, che in una conferenza stampa ha affermato che l'uscita dall'Oms "si basa su profonde differenze nella gestione della salute, soprattutto per quanto riguarda la pandemia di coronavirus".
Adorni ha affermato che ci sono "profonde differenze nella gestione della salute", con particolare riferimento alla pandemia e "alla mancanza di indipendenza" nel processo decisionale dei singoli Stati in materia.
Nella dichiarazione ufficiale dell’ufficio del presidente si legge che "La comunità internazionale deve ripensare urgentemente lo scopo delle organizzazioni sovranazionali, finanziate da tutti, che non rispondono agli obiettivi per cui sono state create, si dedicano a fare politica internazionale e cercano di imporsi sui paesi membri".
— Oficina del Presidente (@OPRArgentina) February 5, 2025
Milei aveva affermato nel suo discorso al World Economic Forum che la "cultura woke" ha “colonizzato le istituzioni più importanti del mondo”. Il presidente argentino continua così a promuovere una linea di forte critica alle organizzazioni internazionali, coerente con il suo approccio ultraliberista e sovranista.
La decisione di Milei segue le sue precedenti posizioni contro il lockdown per limitare la diffusione del coronavirus. Il leader argentino ha accusato più volte l'Oms di promuovere l'isolamento senza una base scientifica e ha definito la quarantena "un crimine contro l'umanità". Con il ritorno di Donald Trump (il suo “presidente preferito”) alla Casa Bianca, Milei ha un alleato forte che condivide le sue posizioni.
Con l'inizio del suo secondo mandato, Donald Trump ha ordinato il ritiro degli Stati Uniti dall'Oms. La decisione rientra nelle posizioni isolazioniste del presidente americano che hanno avuto una risonanza anche in Italia.
L'impatto dell'abbandono dell'Argentina, in termini di contributi, sarà sicuramente minore rispetto a quello degli Stati Uniti. Washington è il principale finanziatore dell'agenzia con circa 950 milioni di dollari nel 2024, contro gli 8 milioni di Buenos Aires. Tuttavia, sul piano della sanità globale, la decisione non è priva di conseguenze.
Va ricordato che anche Trump non si è mai tirato indietro dal criticare l'Organizzazione delle Nazioni Unite. Prima della fine del suo primo mandato, nel luglio 2020, infatti, aveva formalmente avviato il processo di uscita, nel bel mezzo della pandemia. Questa mossa, però, non è mai stata portata a termine con l’inizio della presidenza di Joe Biden.
Il ritiro dall'Oms non è l'unico progetto del presidente argentino. L'amministrazione Milei sta valutando l'ipotesi di abbandonare l'Accordo di Parigi, suscitando preoccupazioni tra gli ambientalisti. Anche il negazionismo sul cambiamento climatico non è lontano dalle posizioni di Donald Trump, che ha annunciato il ritiro degli Usa dall’accordo sul clima per la seconda volta dopo l’insediamento del 20 gennaio.
Il governo argentino, inoltre, sostiene anche l’eliminazione del reato di femminicidio dal Codice penale. La battaglia di Milei fa parte, infatti, della tendenza dell’estrema destra mondiale ad una distorta promozione dell’uguaglianza a discapito della pluralità, della parità e dei diritti.
La decisione del presidente argentino di abbandonare l'Oms non è un caso isolato ma rappresenta un chiaro segnale della direzione politica intrapresa dal suo governo nello scenario mondiale. L'allineamento con le posizioni di Trump si riflette non solo nell'opposizione alle istituzioni internazionali ma anche in un'agenda che mira a smantellare normative ambientali e sociali. Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, Milei ha trovato un alleato chiave per mettere in atto la sua visione politica e isolazionista, con ripercussioni che andranno ben oltre i confini argentini.