04 Feb, 2025 - 12:44

Ambra De Dionigi investita e uccisa a Nibionno, 49enne ai domiciliari: ad incastrarlo una collana

Ambra De Dionigi investita e uccisa a Nibionno, 49enne ai domiciliari: ad incastrarlo una collana

"Pensavo di aver preso un animale". Questa la giustificazione che il manovale di 49 anni accusato di omicidio stradale aggravato per aver investito e ucciso - senza prestarle soccorso - Ambra De Dionigi a Nibionno, in provincia di Lecco, avrebbe dato agli inquirenti prima di finire agli arresti domiciliari con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico. 

La morte di Ambra De Dionigi, investita e uccisa a Nibionno

I fatti di cui il 49enne S.G. è accusato risalgono alla sera del 22 dicembre scorso. Ambra De Dionigi, 29 anni, si trovava a casa di amici a Nibionno, in provincia di Lecco, quando, per motivi mai del tutto chiariti, aveva deciso di uscire a fare una passeggiata in solitaria, imboccando il controviale della statale 36, in direzione Milano. 

Ciò che è le successo dopo è stato catturato da una telecamera di videosorveglianza appartenente a un'impresa della zona, che si affaccia nel punto in cui è avvenuto lo schianto. Nel filmato, finito agli atti delle indagini, si vede un furgone bianco che arriva ad alta velocità e travolge la giovane, per poi fuggire.

Le indagini che hanno portato al 49enne 

Il corpo della 29enne fu rinvenuto solo la mattina successiva, quando l'intervento del personale del 118 era ormai inutile. A quel punto, partirono le indagini. Fondamentale per arrivare al presunto responsabile, oltre al video citato, è stato il ritrovamento, sul luogo dell'investimento, di alcuni pezzi appartenenti al furgone incriminato, che hanno permesso agli inquirenti di restringere il cerchio ad alcuni modelli.

Poi, grazie anche a testimonianze, è arrivata la svolta. Secondo il pm, il 49enne - per cui il gip ha disposto ora gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico - avrebbe centrato Ambra e proseguito la sua corsa senza prestarle aiuto, pur essendosi reso conto dell'accaduto. "Pensavo di aver preso un animale", si sarebbe giustificato.

Nei giorni seguenti, avrebbe riconsegnato il furgone aziendale danneggiato, senza fornire alcuna spiegazione in merito alla causa dei danni. Nel corso degli accertamenti della Procura di Lecco, sarebbe poi stato ritrovato - incastrato nel suo cofano - il ciondolo di una collana appartenente alla vittima.

Il servizio mandato in onda da La Provincia Unica Tv ieri, 3 febbraio 2025.

Chi era la vittima secondo i conoscenti

L'identità dell'uomo fermato al momento è ignota. Sappiamo, invece, molto di Ambra, che aveva ancora tutta la vita davanti. Originaria di Pasturo, "amava viaggiare e fare esperienze di vita all'estero". Di recente, secondo il quotidiano locale Qui Como, aveva lavorato in Francia e in Spagna per la vendemmia e la raccolta delle mele.

"Non le interessavano i soldi: le bastavano qualche lavoretto e qualche espediente di cui vivere in giro per l'Europa", scrive Il Giorno. "E le bastava il suo cane [...], la sua guardia del corpo", aggiunge, ricordandola come "uno spirito inquieto, un'anticonformista, a tratti eccentrica".

In tantissimi, il 31 dicembre scorso, le hanno dato un ultimo saluto in Valsassina, dove risiedeva insieme ai genitori e alla sorella Iris. Ora, dopo giorni di indagini e appelli per la verità, la notizia che potrebbe chiudere il cerchio, arrivata a poche ora di distanza dalla richiesta di arresto per Mario Molinari, il 52enne accusato della morte della fidanzata Ilaria Mirabelli a Cosenza. 

Cosa De Dionigi, cosa sappiamo finora

  • L'incidente mortale: il 22 dicembre scorso, Ambra De Dionigi, 29 anni, è stata investita e uccisa a Nibionno (Lecco) da un furgone bianco che ha proseguito la corsa senza prestarle soccorso. Il corpo della vittima è stato trovato il giorno successivo.
  • Indagini e arresto: grazie ai video di una telecamera di sorveglianza, al ritrovamento di pezzi del furgone sul luogo dell'incidente e ad alcune testimonianze, gli inquirenti hanno identificato il presunto resposabile, un 49enne di Carate Brianza che ora si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
  • La prova decisiva: un ciondolo appartenente ad Ambra è stato trovato incastrato nel cofano del furgone, fornendo la prova che avrebbe incastrato il conducente. 
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Sara D'Aversa
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