C'è una svolta nel caso di Ilaria Mirabelli, la 39enne cosentina morta il 25 agosto scorso in un incidente sulla statale 108 bis, all'altezza di Lorica, in Sila. Dopo lunghe indagini, la Procura di Cosenza ha chiesto l'arresto del compagno Mario Molinari, che quel giorno si trovava insieme a lei: secondo le ricostruzioni, c'era lui alla guida della Volkswagen Cross Up su cui viaggiavano di ritorno da una gita.
I fatti risalgono al 25 agosto 2024. Ilaria Mirabelli, 39 anni, e Mario Molinari, 52, avevano trascorso la mattinata a Lorica, pranzando insieme ad amici. Nel pomeriggio, si erano rimessi in viaggio verso Cosenza. Si trovavano sulla statale 108 bis quando, all'improvviso, la loro auto, una Volkswagen Cross Up, urtò la recinzione di rete metallica e i paletti di legno situati a bordo strada, capovolgendosi.
Nell'impatto, violentissimo, Ilaria fu sbalzata fuori dall'abitacolo, riportando un grave trauma toracico. Morì sul colpo; Mario, invece, rimase ferito: trasportato al pronto soccorso più vicino per tutti gli accertamenti del caso, fu subito dimesso. Secondo quanto riporta La Gazzetta del Sud, aveva un tasso alcolemico pari a 1,13 grammi litro ed era positivo alla cocaina e ai cannabinoidi.
Ascoltato dagli inquirenti, impegnati a ricostruire l'esatta dinamica del sinistro per accertare eventuali responsabilità (sull'asfalto non furono rinvenuti segni di frenata), l'uomo dichiarò di essersi trovato sul sedile del passeggero. La famiglia di Ilaria, però, non gli credette, chiedendo, tramite l'avvocato Guido Siciliano, di indagarlo per omicidio volontario e stradale.
"Vogliamo capire che cosa è successo e perché Ilaria è morta", aveva dichiarato la sorella ai microfoni della trasmissione Rai La Vita in Diretta. "So che voleva lasciarlo e che lui non l'aveva presa bene", aveva aggiunto riferendosi a Molinari, spiegando che quello del 25 agosto doveva essere un "incontro chiarificatore".
Il servizio mandato in onda da La Vita in Diretta il 9 settembre 2024.
"Non sapevamo esplicitamente che sarebbe andata lì con lui", spiegava ancora la sorella della donna. Dopo una serie di accertamenti tecnici voluti dalla Procura, è arrivata la svolta: secondo gli esperti, alla guida dell'auto non c'era Ilaria, ma Mario che, procedendo a 80 km/h su un tratto di strada in cui il limite è fissato a 50, avrebbe perso il controllo del mezzo per evitare una vettura proveniente dal senso di marcia opposto, finendo fuori strada.
Nelle scorse ore la pm Donatella Donato e la collega Mariangela Farro hanno chiesto l'arresto del 52enne, difeso dall'avvocato Nicola Rendace, con l'accusa di omicidio stradale. La parola spetta ora al gip del tribunale di Cosenza, che dovrà decidere se accettare o meno la richiesta. Ieri, 3 febbraio 2025, l'uomo è stato interrogato: sempre secondo La Gazzetta del Sud, avrebbe ribadito la sua versione dei fatti.
sono le parole che aveva affidato a una lettera inviata ai quotidiani locali, proclamandosi innocente. Si attendono ora sviluppi.