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Venezia 79, Julianne Moore presidente di giuria: “Streaming o sala? L’importante è l’arte”



Venezia 79, Julianne Moore presidente di giuria: “Streaming o sala? L’importante è l’arte”

Julianne Moore è intervenuta alla conferenza stampa di apertura di Venezia 79 parlando del suo lavoro come presidente di giuria.

Primo giorno ufficiale del Festival di Venezia dopo gli eventi di pre apertura che hanno visto protagonista l’Academy e a cui Cusano Media Group ha avuto il piacere di partecipare con un panel tenuto dal CEO Bill Kramer. Oggi è il giorno dell’apertura e anche la presidente di giuria del concorso di Venezia 79 Julianne Moore ha incontrato la stampa e noi di TAG24 abbiamo avuto la possibilità di chiedere cosa ne pensasse delle parole del CEO dell’Academy Bill Kramer sul ruolo fondamentale dei festival rispetto ai colossi dello streaming come Netflix.

Non dobbiamo avere paura della tecnologia che avanza, quello che resta e che conta è l’arte, la capacità del cinema di emozionarci. Si parla spesso di piattaforme e di sale con discorsi puramente commerciali, modalità diverse di fruizione che cambiano con i progressi tecnologici, invece importante è l’arte, il raccontare le storie, conoscere altre culture e questo ci sarà sempre con l’arte, il teatro e il cinema“, sono state le sue parole alla nostra domanda mentre su cosa cercherà in un film da presidente di giuria Julianne Moore spiega “Mai avrei pensato di fare parte della giuria di Venezia, tantomeno di presiederla, la mia prima volta al Lido è stata nel 1986, ero una attrice di soap. Per me è un grande onore, ma la giuria è qualcosa di collettivo, io sono solo una guida, una rappresentante, e non vedo l’ora di cominciare. Da spettatrice guardare i film da tutto il mondo è una fonte di grande ispirazione, molto emozionante, ci fa sentire vicini. Conosciamo i registi, ma non sappiamo cosa aspettarci dai loro nuovi film. Cosa sarà determinante? Quello che mi farà battere veloce il cuore”.

Julianne Moore è una delle più grandi attrici della storia del cinema come dimostra anche l’Oscar per Still Alice, quindi presterà particolare attenzione verso gli interpreti in gara: “Cerco un attore e una attrice, trovo gratificante guardare i film in lingue diverse osservando le cose dal punto di vista diverso. Ci fa sentire molto vicini a tutti. Mi piace vedere film dove ci sono dei giusti comportamenti umani. Possiamo guardare 23 film ed è davvero così elettrizzante avere l’opportunità di non sapere cosa avremo davanti”, mentre poi ci regala un ricordo della sua infanzia: “Quando ero piccola in Alaska ho avuto la possibilità di frequentare dei festival locali vedendo tanti film, tra cui quelli della Disney. Quello è il periodo in cui mi sono innamorata di quest’arte”.