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Sylvester Stallone a Roma per lanciare la piattaforma Paramount+: “Mi sento italiano al 100%”



Sylvester Stallone a Roma per lanciare la piattaforma Paramount+: “Mi sento italiano al 100%”

Sylvester Stallone protagonista indiscusso a Roma negli Studi di Cinecittà per presentazione della nuova piattaforma Paramount+

Sylvester Stallone a Roma protagonista indiscusso negli Studi di Cinecittà per presentazione della nuova piattaforma Paramount+ in cui è protagonista nella serie tv Tulsa King. Un vero e proprio tour in Italia quello di Stallone, che era stato anche ospite del Gran premio di Monza. Il grande attore interprete di Rocky ha parlato della sua passione per l’Italia dichiarando di sentirsi italiano e che questo lo ha aiutato ad emergere.

Mi sento italiano al 100% e credo nell’ottimismo. Sono partito dal basso ma proprio grazie a questo fuoco italiano sono arrivato in alto”, ha dichiarato sorridendo Stallone a Roma scatenando l’applauso del selezionato pubblico che ha potuto assistere al grande show di Paramount+ presso l’Anfiteatro Romano.

Stallone a Roma si è poi concentrato sulla serie Tulsa King, la prima di cui sarà protagonista nell’arco della sua lunga carriera: “Credo che sia stato fantastico partecipare ad una serie che va in streaming, io ho fatto tantissimi film ma così sodo non avevo mai lavorato perché vai in profondità nel personaggio”, sul quale aggiunge “Sono un gangster ma sono simpatico e molto dolce, finisco in prigione per 25 anni per qualcosa che non ho commesso. Sto zitto, mi aspetto un premio quando esco ed invece mi sbattono lontano nelle “terre cattive” dell’Oklahoma. Si aspettano che io vada a morire. Io credo nella capacità di organizzare le persone, ma faccio amicizia creando un nuovo gruppo. Tylor Sheridan ha avuto un’idea fantastica spostando un uomo in una parte completamente diversa da lui dall’altra parte degli Stati Uniti”.

Stallone a Roma ha dimostrato di essere disponibile a sorrisi e battute, come quella che fa su due colleghi e amici che lo hanno preceduto nei panni del mafioso: “Mi ero stufato che De Niro e Al Pacino facessero i gangster solo loro. Mi ero messo in fila 50 anni fa sperando di fare la scena del matrimonio ne Il Padrino, però mi avevano detto che non ero abbastanza italiano”. Fa sorridere sentirlo oggi che si dimostra davvero amante del nostro paese, come ha ribadito anche lo scatto in cui sorridente ha sfoggiato la maglia dell’As Roma che ha dichiarato essere la sua squadra del cuore.