La mappa dei rincari realizzata dal Codacons mostra che quello del 2022 sarà un Natale costoso per le famiglie. L’associazione ha analizzato i prezzi di vari prodotti legati alle feste, stilando una graduatoria delle città in cui beni alimentari, bevande alcoliche, abbigliamento e ristoranti sono più costosi.
“E’ Cosenza la città italiana che risente maggiormente degli aumenti su pranzi e cenoni – racconta nella trasmissione Società Anno Zero, condotta da Livia Ventimiglia, l’avvocato Gianluca Di Ascenzo presidente del Codacons – qui i prezzi dei prodotti alimentari aumentano del 17,4% rispetto allo scorso anno. In seconda posizione si colloca Olbia (+16,6%), seguita da Catania (+16,4%), Grosseto (+16,2%), Viterbo, Macerata e Pistoia (+16,1%), Imperia (+16%). Due città toscane, Grosseto e Livorno, sono invece in cima alla lista per quanto riguarda i rincari per i “brindisi”: vini, spumanti, liquori qui costeranno un +10,2%, mentre a Modena e Avellino +9.8%”
La nota più dolente non tocca però la tavola domestica, ma quella dei ristoranti. Chi sceglierà di passare Natale o Capodanno nei ristoranti a Viterbo troverà menu aumentati in media del 12,4% rispetto allo scorso anno; al secondo posto Cosenza con un +11%, seguita da Trento (+10,5%), Olbia (+10,3%) e Palermo (+10,1%).