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Qatargate e la sinistra, Domenico De Masi:” Non mi sorprendono i farabutti a sinistra”



Qatargate e la sinistra, Domenico De Masi:” Non mi sorprendono i farabutti a sinistra”

Qatargate e la sinistra, Domenico De Masi:” Non mi sorprendono i farabutti a sinistra”. Il sociologo Domenico De Masi, ha analizzato ai microfoni di Radio Cusano Campus, lo scandalo europeo, che i magistrati belgi hanno definito “Italian connection”, sottoolineando la connotazione made in italy della vicenda. La corruzione è un fenomeno che attraversa l’Italia da molto tempo forse dagli albori della Repubblica, ma ovviamente non riguarda solo il nostro paese. 

Qatargate e la sinistra, Domenico De Masi:” Non mi sorprendono i farabutti a sinistra” 

In questi giorni, con le notizie che si susseguono, le immancabili polemiche, emerge nuovamente la “questione morale”, definizione geniale coniata da Enrico Berlinguer, che da segretario del Partito Comunista, racchiuse in queste due parole, durante un’intervista con Eugenio Scalfari, il vento di corruzione che stava attraversando la politica.  De Masi in diretta radio, sviluppa un ragionamento su questo tema affermando che “il vero divario rispetto all’epoca di Berlinguer è che fino ad allora, il PCI si interessava molto dei poveri, che erano visti non come una massa frantumata di diseredati ma come proletariato, quindi come una massa di persone che potevano diventare classe e potevano acquisire i loro diritti. Di questa massa dopo Berlinguer non si è interessato più nessuno. Una parte di questi poveri hanno gonfiato il gruppo sempre più consistente degli apolitici, degli astensionisti, l’altra parte si è spalmata su tutti i partiti.”

Qatargate originato dalla sinistra che abbandona i poveri

 

Il pensiero di De Masi, crea un percorso analitico, che non si sofferma quindi sul caso, sul dettaglio giudiziario, sulla presunta colpevolezza dei protagonisti. Se la corruzione si affaccia a sinistra con il Qatargate, per il sociologo, bisogna andare a scavare, nella situazione sociale del paese e nell’abdicazione di determinati valori che appartenevano fisiologicamente ai partiti di sinistra: “oggi tra i poveri ci sono laureati che la sera portano le pizze sulle biciclette. La forza insita nella sinistra di oggi è che come a destra ci sono 3 destre, anche a sinistra ci sono 3 sinistre. La sinistra PD è radicata nella piccola-media borghesia, è radicata più ai Parioli che nelle periferie. Poi c’è la sinistra 5 stelle che guarda al sotto proletariato. Poi c’è una sinistra che si sta radicando intorno a De Magistris che sono più radicali e più colti. Io non mi meraviglio che questi farabutti del Qatargate fossero a sinistra, era la sinistra che doveva scovarli ed espellerli”.

De Masi e il virus del neo liberismo

Il contagio, per citare un bel libro di Walter Siti, si genera a causa di un virus, per De Masi questo virus è il neoliberismo che “ha infiltrato anche la destra statalista della Meloni. Uno degli effetti positivi che verrà da questo governo è che avendo messo tutta la sinistra all’opposizione la costringerà ad avere un modello alternativo a quello di destra. Non mi meraviglio che questi farabutti del Qatar gate fossero a sinistra, era la sinistra che doveva scovarli ed espellerli”

Il neoliberismo e il contagio trasversale

Il tema delle politiche economiche, per il sociologo sta quindi alla base dei cambiamenti anche negativi di questi ultimi decenni, e della crisi morale della sinistra in quanto “n questi ultimi anni il neo liberismo ha infiltrato la sinistra trasformandola, però ha anche infiltrato un po’ la destra. Mi pare che nel governo ci sia l’anima neoliberista di Berlusconi e Salvini e un’anima che potrebbe essere statalista, quella
della Meloni, però infiltrata anch’essa dal neoliberismo. Uno degli effetti positivi che verrà da questo governo di destra è che avendo
messo tutta la sinistra all’opposizione la costringerà ad avere un modello alternativo a quello di destra. In presenza di un governo di
destra adesso la sinistra deve fare i conti con se stessa, rischiando di disgregarsi completamente oppure ricreando la sua identità. Arriveremo quindi ad una società con due forze: una di destra e una di sinistra come vorrebbe la democrazia”.