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Pranzi delle feste, tra Christmas blues e Holiday stress



Pranzi delle feste, tra Christmas blues e Holiday stress

La psicoterapeuta Alexia Di Filippo è intervenuta nella trasmissione Società Anno Zero, condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, per dare consigli utili al fine di superare "indenni" questo periodo

I pranzi delle feste, formidabile ritrovo per parenti anche lontani, rischiano per natura di trasformarsi in una forte fonte di stress. Una compagnia di convitati invadenti potrebbe suscitare non poca preoccupazione in chi si sente costretto ad un bilancio forzato della propria vita professionale, scolastica, personale. Sottoposti al giudizio di un tribunale a cui dare spiegazioni, motivare scelte o dar semplicemente conto di situazioni private, anche i più svezzati alle lunghe riunioni familiari delle feste rischiano di cadere sotto i colpi di quello che viene definito Holiday stress.

Pranzi delle feste, il vademecum anti stress della dottoressa Di Filippo

La psicoterapeuta Alexia Di Filippo è intervenuta nella trasmissione Società Anno Zero, condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, per dare consigli utili al fine di superare “indenni” questo periodo. Non solo a vantaggio degli adulti ma anche per aiutare i giovanissimi che probabilmente sono più esposti alla malizia di lingue affilate.

“Mi sono accorta che un vademecum per gestire le domande invadenti è quanto mai utile – ha spiegato la dottoressa Di Filippo – me lo chiedono anche attraverso Tik Tok. Non è facile gestire le domande impertinenti di parenti che non vedono l’ora di aprire un varco nei temi più intimi: dal sempreverde “quando ti sposi?” a classico inopportuno “quando fai un figlio?”, dal “ma quando ti laurei?” al “ti vedo un po’ stanca, hai qualche problema?” per sottolineare un certo invecchiamento del viso. L’importante, come prima cosa, è prendere qualche secondo di tempo esibendo un grande sorriso, ringraziando la zia, il cugino, la cognata in causa, per l’interessamento nei nostri confronti. Poi due strategie possibili: deviare l’attenzione rispondendo con una domanda oppure, con grande naturalezza, intraprendere una narrazione chiaramente surreale sul tema, al fine di disincentivare ulteriori approfondimenti. Infine è importante lasciarsi scivolare addosso i giudizi degli altri, anche se sono parenti. Vorrei sottolineare che nell’11 esimo passo dei 15 verso la felicità proposti nel libro “Ti voglio felice” Papa Francesco scrive: Rischia anche se sbaglierai. Non osservare la vita dal balcone. Non confondere la felicità con un divano. Non essere un’ auto parcheggiata, lascia piuttosto sbocciare i sogni e prendi decisioni. Rischia! Non sopravvivere con l’anima anestetizzata e non guardare il mondo come fossi un turista. Fatti sentire! Scaccia le paure che ti paralizzano. Vivi! Datti al meglio della vita!”
Che importa quello che dicono o chiedono gli altri, aggiungo umilmente io. Chi sei, cosa vuoi, quanto vali devi saperlo profondamente e a prescindere da tutti, tu.”