Obsolescenza programmata, l’indice di riparabilità degli elettrodomestici potrebbe cambiare il mercato. La Francia è tra i Paesi in prima linea nella lotta contro l’obsolescenza programmata. La pratica di programmare a livello industriale una vita breve agli elettrodomestici per costringere i consumatori al ricambio continuo, ha trovato nel Paese transalpino una barriera normativa grazie all’introduzione dell’obbligo di un “indice di riparabilità” per molti elettrodomestici. Introdotta nel 2020 questa scala di valutazione è arrivata in tuta Europa nel 2021.
Come funziona e come si calcola l’indice di riparabilità lo ha spiegato a Radio Cusano Campus nella trasmissione Società Anno Zero il giornalista Lorenzo Misuraca del mensile Il Salvagente, riferimento informativo per i consumatori nonché leader nei test di laboratorio contro le truffe.
“Questo indice – racconta Misuraca – spiega in maniera semplice, con un voto da 1 a 10, quanto sia “facile” riparare il prodotto, basandosi su parametri quali la durata e la reperibilità dei pezzi di ricambio e riguarda diversi prodotti: dalle lavatrici alle aspirapolveri, dagli smartphone alle tv. Cinque i criteri alla base del calcolo di riparabilità: documentazione, facilità di smontaggio, disponibilità dei pezzi di ricambi, prezzo ed un macro criterio che raccoglie indicazioni specifiche per ogni famiglia di prodotto. In Francia è stata creata una piattaforma con le valutazioni dei prodotti, monindicedereparabilite.fr, su cui è possibile trovare le indicazioni sulla riparabilità e le tabelle con i parametri. Con Il Salvagente abbiamo voluto approfondire i dati dei 23 modelli di aspirapolvere presenti sulla piattaforma con un risultato per certi versi sorprendente: trionfano nella riparabilità i marchi considerati di media fascia mentre vanno male due ritenuti top di gamma.”
A dimostrazione che ad un alto prezzo non sempre corrisponde alta qualità e che le aziende considerate più affidabili a volte realizzano prodotti dalla durata inferiore.