Nuova legge di bilancio 2023, Misiani(Pd): “Da solo spicci ai lavoratori”. Senza giri di parole, Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, e ha delineato il suo pensiero riguardo alla manovra del governo di centrodestra.
Nuova legge di bilancio 2023, Misiani(Pd): “Da solo spicci ai lavoratori”
Sulla nuova legge di bilancio 2023, spesso si è dibattuto su quanto dato ai lavoratori autonomi, alle partite Iva, rispetto ai lavoratori dipendenti. Un dibattito che ha riacceso vecchie polemiche mai sopite, accuse alla sinistra di privilegiare i lavoratori dipendenti e di contro accuse alla destra di favorire gli autonomi e le partite Iva, anche quelle privilegiate. Antonio Misiani, già Vice Ministro dell’economia sulla legge di bilancio, focalizza la sua analisi a Radio Cusano Campus, proprio su questo tema divisivo, sottolineando che “la manovra a 17 milioni di dipendenti dà 4 spicci, con un’inflazione al 12%. Ai lavoratori autonomi ad alto reddito invece viene estesa la flat tax. Vuol dire che a 60mila persone gli viene dato uno sconto fiscale medio di 8mila a persona.”
Nuova legge di bilancio 2023: “iniqua”
“Si poteva dare una mano di più agli altri che avevano più bisogno. Era un’emergenza fare il condono delle multe a persone che non avevano assolutamente bisogno? A me sembrano provvedimenti assolutamente iniqui”. Attacca così il governo nelle proprie scelte in materia di politica economica, il Senatore del Pd, estendendo il suo ragionamento anche sulla questione dei rapporti con l’Europa che vanno ad incidere anche sulle questioni economiche. Ad esempio e in riferimento al discorso tenuto ieri alla Camera dalla Presidente Meloni, dove la premier ha sottolineato i ritardi dell’Europa nell’approccio al problema dell’energia, Misiani ammette che “l’EUropa sia in ritardo è un dato oggettivo, sono stati fatti alcuni passi in avanti, ma non quelli decisivi che servirebbero. Il punto debole del discorso della Meloni però è che tutte queste cose si costruiscono con alleanze con altri Paesi europei, non certo quelli dell’Est Europa.”
I rapporti con la Francia
“Meloni si è presa a ceffoni con la Francia”. Sempre con durezza l’esponente del partito democratico, analizza le tensioni Italia-Francia, nate sull’altare della questione sbarchi migranti, con il coinvolgimento delle Ong, che secondo Misiani rappresentano un tema risibile rispetto all’importanza dei rapporti con Macron in quanto afferma Misiani ” tutto questo per una nave che aveva a bordo non so quanti migranti, che comunque stanno sbarcando. I nodi vengono al pettine, non puoi litigare con la Francia su una materia e poi sul resto andare d’accordo. L’Interesse nazionale dell’Italia- continua il senatore dem- è quello di costruire alleanze con gli altri Paesi europei
per risolvere problemi comuni. Meloni dovrebbe ricordarsi che anche nella primavera del 2020 quando è iniziata la pandemia l’Europa andava in ordine sparso, poi il governo italiano ha convinto l’UE a fare il Next generation EU, uno strumento comune come mai si era visto”.